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Repubblica-Milano-Il voto in condotta divide la scuola

Il ministero reintroduce il giudizio sintetico, i collegi dei docenti studiano come applicarla senza suscitare proteste Il voto in condotta divide la scuola Via dalla pagella le valu...

06/12/2005
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la Repubblica

Il ministero reintroduce il giudizio sintetico, i collegi dei docenti studiano come applicarla senza suscitare proteste
Il voto in condotta divide la scuola
Via dalla pagella le valutazioni, ma non tutti sono d'accordo
In via Clericetti niente "ottimo" e "distinto" perché troppo restrittivi: si continuerà con il vecchio metodo
Gli insegnanti di piazza Cinque giornate decideranno in base al rispetto degli altri, dell'ambiente e delle regole
TERESA MONESTIROLI


Il voto di condotta torna anche alle elementari. È la rivoluzione della pagella 2005: un cambiamento che, a scuola, fa già discutere.
La differenza con il passato è sostanziale. Se una volta le insegnanti scrivevano una valutazione complessiva che comprendeva sia il livello di apprendimento che il comportamento in classe, ora il giudizio sulla condotta sarà a sé, come se fosse una materia qualunque. Anche graficamente, la scheda gli riserva una casella identica a quella di matematica. Che necessita del medesimo "giudizio sintetico".
Ad annunciare la novità è la circolare ministeriale numero 84, pubblicata sul sito Internet del ministero dell'Istruzione. Una lettera indirizzata ai presidi che dà le linee guida per la compilazione della scheda di valutazione degli studenti di tutte le scuole. Comprese le elementari. Un modello uguale per tutti che mette fine alle polemiche sulle pagelle "fai-da-te" che l'anno scorso avevano gettato nel caos gli istituti. Ma ne solleva subito di nuove. "È corretto riassumere in un voto il comportamento di un bambino delle elementare?" si domandano le maestre e le mamme. Le risposte sono diverse e stanno spaccando le scuole: c'è chi ritiene il provvedimento un "grave ritorno al passato" e chi invece lo apprezza perché "aiuta a far crescere i bambini".
"Nella mia scuola alcune insegnanti erano contrarie - spiega il preside dell'elementare Cinque giornate, Gianni Gandola -, ma io non ci trovo niente di male. Del resto anche prima davamo un giudizio sul comportamento all'interno della valutazione globale". Così si è scesi a un compromesso. Il collegio docenti ha stabilito tre indicatori di riferimento con cui valutare la condotta degli alunni: il rispetto degli altri, dell'ambiente e delle regole. "Il nostro giudizio sarà semplicemente adeguato o non adeguato" conclude Gandola.
Di parere opposto è la dirigente dell'elementari di via Clericetti, Cristina Gatti, che spiega: "Niente ottimo e distinto per la condotta perché sono troppo restrittivi. La mia scuola ha deciso di continuare con il vecchio metodo del giudizio analitico - permesso da una nota sulla bozza della scheda fatta dal ministero - che ha una valenza evolutiva e non stigmatizza un comportamento". D'altronde anche l'anno scorso, alla Clericetti, la casella "comportamento" era stata abolita del tutto dalla pagella. Come all'elementari di via Giusti dove la preside, Carla Ruffini, ha affidato la circolare a una commissione di studio prima di decidere: "L'anno scorso avevamo tolto la condotta dalla scheda - racconta Ruffini -, ma quest'anno siamo obbligati a valutarla a parte. Farò un collegio docenti apposta nei prossimi giorni per decidere insieme come fare". Anche all'istituto comprensivo Barozzi insegnanti e dirigente ne hanno discusso a lungo, in un'assemblea ad hoc, ma senza trovare una risposta. "Il collegio docenti non si è espresso in modo favorevole - spiega la vicepreside Ivana Bordonaro -. Il timore è che il voto in condotta sia troppo discriminante. Ma se saremo costretti a farlo, lo faremo". "Dobbiamo affrontare questo cambiamento - dice Anna Zoppi a capo dell'istituto Pini - tenendo conto che già lo scorso anno il collegio aveva respinto il voto in condotta". E il preside della Casa del Sole, Francesco Cappelli aggiunge: "In generale sono d'accordo con un giudizio anche sul comportamento purché non sia la reintroduzione della vecchia condotta".


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