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Repubblica: "Meno tasse in busta paga e sui contratti sarà sciopero"

A Milano i leader di Cgil Cisl e Uil chiedono al governo una nuova politica dei redditi

25/11/2007
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la Repubblica

LUCA PAGNI

MILANO - I sindacati confederali hanno scelto Milano, il centro per definizione dell´economia e quindi del lavoro in Italia, per lanciare un doppio ultimatum al governo. Il primo su fisco e salari: «Occorre una nuova politica dei redditi per garantire il potere di acquisto in busta paga». Il secondo sui contratti: «Se non saranno approvati entro la fine dell´anno sarà sciopero generale».
La nuova offensiva di Cgil, Cisl e Uil nasce sul palco del teatro Smeraldo. Guglielmo Epifani, Angelo Bonanni e Luigi Angeletti si alternano per anticipare i punti di quella che appare a tutti gli effetti come una piattaforma straordinaria a sostegno dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati. Nonché per chiedere con urgenza la ripresa delle trattative per i contratti.
Dagli statali ai metalmeccanici, dai bancari ai lavoratori del commercio sono almeno 7 milioni gli italiani che aspettano il rinnovo, con annessi adeguamenti salariali. Una cifra che ha superato quella dei lavorati che un contratto invece ce l´hanno. Da qui l´avvertimento di Epifani davanti alla platea gremita di delegati da Epifani: »Se la situazione si protrae è evidente che non è più un problema delle singole categorie». L´alternativa non potrà che essere il fermo di tutti i lavoratori. E per evitare lo sciopero generale, come ha sottolineato Angeletti, non c´è molto tempo: «Restano poche settimana per chiudere le vertenze entro il 2007».
Ma che si vada verso una stagione particolare lo si dimostra l´articolato ventaglio di proposte avanzate da Cgil, Cisl e Uil. Si comincia con la riforma dell´Irpef: i sindacati chiedono che vengano aumentate le detrazioni sui redditi da lavoro dipendente e le pensioni. Inoltre, si chiede di riformare le aliquote fiscali con lo scopo di aumentare il reddito disponibile. Sostegno alle famiglie: una "dote fiscale" per i figli da zero a tre anni. Tfr e previdenza: i confederali vorrebbero una revisione del carico fiscale del Tfr, perché - sostengono - sarebbe aumentata negli ultimi anni soprattutto a sfavore dei redditi più bassi. Tra le proposte principali, contratti e politica fiscale si incrociano ancora nella proposta di detassare gli aumenti contrattuali. Ma si chiedono anche detrazioni e agevolazioni per gli inquilini in affitto, nonché una riduzione delle tariffe «da parte delle imprese di pubblica utilità che godono delle riduzioni del carico fiscale», nonché la riattivazione della commissione sul costo della vita.
Come era lecito aspettarsi i sindacati hanno chiesto al governo di farsi garante dell´apertura del dialogo con le categorie confindustriali. E la risposta dell´esecutivo è arrivata per voce del ministro del lavoro Cesare Damiano: «Se le parti lo chiederanno verrà istituito una tavolo triangolare».


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