FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3857041
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Rassegna it: Cgil, lo sciopero è riuscito

Rassegna it: Cgil, lo sciopero è riuscito

Deluso chi aveva scommesso sul fallimento della mobilitazione”. Epifani: “Il tentativo di sminuire è un’operazione un po’ salottiera”. Intanto arriva il no di tutti i sindacati alla proposta di Brunetta di alzare l'età pensionabile delle

15/12/2008
Decrease text size Increase text size
Rassegna.it

“donneA tre giorni dallo sciopero generale che, secondo la Cgil, ha visto in piazza un milione e mezzo di persone, la confederazione difende l’esito della giornata di venerdì (QUI LO SPECIALE CON FOTO, VIDEO E ARTICOLI), e parla di “una serie di reazioni scomposte, tese a negare l’evidente riuscita delle nostre manifestazioni e dello sciopero generale”. È quanto si legge in una nota diffusa venerdì scorso, a fine giornata, dalla segreteria di Corso Italia: “Si è fatto ricorso ad argomentazioni che offendono profondamente la nostra organizzazione – si legge –, e i milioni di persone che sono scese in piazza per rivendicare condizioni di vita migliori. Non intendiamo scendere sullo stesso piano. I numeri, le immagini, ciò che concretamente hanno visto gli occhi di centinaia di migliaia di persone, testimoniano la grande riuscita della giornata di lotta, nonostante le avverse condizioni meteorologiche che hanno imperversato su tutto il Paese. La scompostezza e le argomentazioni utilizzate confermano, al contrario, l’evidente risultato positivo e la delusione profonda di chi aveva scommesso sul fallimento dello sciopero e delle manifestazioni”.

Insomma, niente "guerra di cifre" su manifestanti e adesioni. Come ha ricordato all’Ansa il leader della confederazione Guglielmo Epifani: “Ci sono state belle manifestazioni. Ho visto qualche tentativo di sminuire lo sciopero, ma è un’operazione un po’ salottiera. Solo chi non conosce che cosa vuol dire la cassa integrazione e la durezza della crisi può dare questi giudizi”. Rispetto alle divisioni fra i sindacati, Epifani ha osservato che “su queste nostre scelte verso il governo, se ci sono punti di intesa siamo pronti a lavorare insieme, però bisogna mettersi d’accordo sulla natura della crisi e sulle soluzioni da darle, sostenerle e crederci”.

Di diverso avviso il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo il quale la mobilitazione è servita solo a dividere ancora di più la politica e il sindacato: “La Cgil ha conquistato di diritto un posto di rilievo nel Guinness dei primati: per la prima volta nella storia sindacale c’è stato uno sciopero generale di cui non ha parlato nessuno”. “Non faccio commenti sullo sciopero, ma dico che la divisione tra noi e la Cgil resta sempre la stessa: la visione sul mestiere di sindacato e sulla condivisione di un modello di relazioni industriali”, ha detto il leader Uil Luigi Angeletti, per il quale “dentro la Cgil ci sono due opzioni diverse che si oppongono. Il vero ispiratore della linea si chiama Cremaschi. Ma ora la prossima scadenza sarà il contratto della scuola. Vediamo che succederà”. L’errore della Cgil, secondo Angeletti, è di “avere privilegiato l’unità interna a scapito degli accordi con gli altri”.

Nel frattempo ci pensa il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta a ricompattare il fronte sindacale. Unanime il no delle organizzazioni dei lavoratori alla sua proposta di alzare a 65 anni l’età pensionabile della donne. L’esecutivo, ha annunciato ieri il ministro, vuole istituire un gruppo di studio per valutare “costi e benefici dell’invecchiamento attivo di donne e uomini, che dovranno andare in pensione tutti alla stessa età”. Reazioni negative sono arrivate da tutti i sindacati. “Il governo non ci provi nemmeno a mettere mano - ha dichiarato il segretario confederale della Fp Cgil, Carlo Podda - le donne vanno in pensione con il massimo dell’età e con il nostro sistema si va sulla base dei contributi, sono altre le sperequazioni”. Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, ha sottolineato il suo no a qualsiasi allungamento che non sia accompagnato da incentivi mentre per Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, le pensioni “sono un tema delicato che non può essere utilizzato come spot pubblicitario”. Anche il leader dell’Ugl, Renata Polverini, ha criticato il ministro spiegando che una riforma in questa fase “non avrebbe alcuna ragione di essere”.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL