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Provincia pavese-Sperimentazione da bocciare"

Sperimentazione da bocciare" Il terzo circolo chiede lo sblocco delle assunzioni L'ASSEMBLEA Sotto accusa anche la "devolution" d. z. PAVIA. Dal blocco delle assunzioni, alla contestazione del...

15/12/2002
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La Provincia Pavese

Sperimentazione da bocciare"
Il terzo circolo chiede lo sblocco delle assunzioni
L'ASSEMBLEA Sotto accusa anche la "devolution"

d. z.

PAVIA. Dal blocco delle assunzioni, alla contestazione della sperimentazione: cento lavoratori del 3° circolo si sono riuniti in assemblea per esaminare l'attuale situazione politico-sindacale del Paese. Ne è uscito un documento, approvato all'unanimità, in cui si ribadisce "la centralità del sistema formativo pubblico nazionale come valore fondante di una società democratica"; in cui si denuncia "la politica di questo Governo e della maggioranza parlamentare che lo sostiene nei confronti della scuola". "Politica che si esprime da una parte con atti concreti quando si devono operare tagli e riduzioni di organico (12 mila posti destinati a diventare, in prospettiva, 36 mila; estensione di forme di precarizzazione) - prosegue il documento - dall'altra con proclami su fantasiosi piani di investimento o su improvvisati percorsi sperimentali tesi a giustificare un processo riformatore senza risorse".
I dipendenti del 3° circolo proseguono nella loro critica, esprimono il "netto dissenso nel merito e nel metodo rispetto sia alla "sperimentazione" sulla scuola d'infanzia e sulla prima classe della scuola elementare, sia al progetto di riforma Moratti nella sua globalità". "Tale progetto, già approvato dal Senato - insistono - reintroduce nella scuola elementare modelli organizzativi e profili professionali (maestro prevalente, anzi "unico") in antitesi con le linee di sviluppo di una pedagogia moderna, affossa la positiva esperienza dei docenti che, con pari dignità, da anni lavorano in team, disconoscendo uno degli elementi che ha reso possibile gli alti standard qualitativi riconosciuti a livello internazionale. Nella scuola superiore reintroduce il doppio canale tra formazione professionale ed istruzione: concezione selettiva e discriminatoria della cultura che pensavamo superata". Dopo aver rivendicato "il riconoscimento dell'inflazione reale, molto superiore al tasso del 1,4 per cento programmato dal Governo" i lavoratori del 3° circolo sollecitano "le segreterie nazionali a mettere in campo un'azione nazionale forte per il recupero delle risorse necessarie a rivalutare le condizioni economiche e di sviluppo professionale Ata che paiono al momento irreperibili". Infine "affermano la propria contrarietà all'ipotesi di devoluzione di competenze di legislazione esclusiva sulla scuola che potrebbero mettere a rischio l'unitarietà del sistema, l'estendibilità del titolo di studio, ed il ruolo fondamentale della scuola come fattore fondante di unità culturale e pluralismo".


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