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Nuova Sardegna-SCUOLA -Una riforma maledetta e classista

SCUOLA "Una riforma maledetta e classista" Sindacati e partiti contro la Moratti Sabrina Zedda CAGLIARI. Non una "riforma" ma una "controriforma" o se si vuole, "una riforma maledetta e class...

23/12/2002
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Nuova Sardegna

SCUOLA
"Una riforma maledetta e classista"
Sindacati e partiti contro la Moratti

Sabrina Zedda

CAGLIARI. Non una "riforma" ma una "controriforma" o se si vuole, "una riforma maledetta e classista". Continua a seminare dure polemiche il progetto di riforma della scuola targato Moratti. Le ultime mazzate arrivano da sindacati, partiti politici e associazioni varie, che nei giorni scorsi, riuniti nella sezione Rinascita dei Ds, in un incontro dal titolo "Il ruolo della scuola tra riforma e devoluzione", hanno fatto il punto della situazione e valutato possibili strategie.
Tra i punti più controversi del progetto, è emerso soprattutto quello che prevede, al termine della scuola media, una divaricazione dell'istruzione, imponendo al giovane di scegliere se continuare a studiare, o se optare per la formazione professionale. "Che possibilità di crescita intellettuale si dà ad un ragazzo che sceglie la seconda soluzione?", si chiede Nino Martino, della Cgil scuola: "Non avrà mai un bagaglio culturale adatto a fronteggiare la vita". In realtà, le cose non vanno meglio neppure per chi decide di proseguire gli studi: la "riforma" prevede infatti una razionalizzazione dei costi che passa per una riduzione dell'offerta formativa: "In questo modo - continua Martino - al pacchetto formativo offerto da ciascuna scuola se ne aggiungerebbero altri due volti a completare un'istruzione comunque carente: il primo, che probabilmente pago, e il secondo che pago di certo". Come dire: l'istruzione, quella vera, diventa un bene accessibile solo a pochi fortunati, per il resto, la scuola sfornerà soltanto asini. "Una vera e propria scempiaggine che si scontra anche col principio d'uguaglianza, uno dei capisaldi della nostra democrazia - sbotta Giampiero Liori, responsabile scuola dei Ds - persino molta gente d'area cattolica è seriamente preoccupata".
Preoccupazione anche per gli insegnanti precari che vedono minacciata la loro posizione dalle nuove lauree abilitanti: "Quando saremo messi in ruolo", si domanda Maristella Currella, del Comitato insegnanti precari.
Pollice verso anche contro la Finanziaria che prevede, nei prossimi tre anni, il taglio del sei per cento del personale Ata e la diminuzione dei posti per insegnanti di sostegno: "A che serve - dice Nino Martino - abbattere le barriere architettoniche se agli studenti disabili si nega il diritto allo studio?".