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Messaggero-Scuola, i sindacati alla Moratti: per ora niente sciopero

VERSO IL CONTRATTO Scuola, i sindacati alla Moratti: per ora niente sciopero La tregua decisa dopo il recupero di 234 milioni di euro tagliati dalla Finanziaria. Preiscrizioni on-line ROMA - È...

23/12/2002
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Il Messaggero

VERSO IL CONTRATTO

Scuola, i sindacati alla Moratti: per ora niente sciopero
La tregua decisa dopo il recupero di 234 milioni di euro tagliati dalla Finanziaria. Preiscrizioni on-line
ROMA - È stato fissato al 25 gennaio il termine per le pre-iscrizioni alle prime classi delle scuole di ogni ordine e grado. Da quest'anno sarà possibile fare le iscrizioni anche utilizzando Internet. Lo ha stabilito una circolare del ministero dell'Istruzione: al sistema tradizionale è stata affiancata, in via sperimentale e facoltativa, la possibilità di comunicare on-line i dati dello studente, collegandosi al sito www.istruzione.it. Intanto, fa qualche passo avanti la trattativa tra sindacati e ministro sul contratto. Più di duecento milioni di euro tagliati alla scuola dalla Finanziaria e reinvestiti nell'istruzione hanno prodotto una schiarita.
Sono precisamente 234 milioni gli euro "recuperati" da Letizia Moratti e messi sul piatto nel corso dell'incontro. I sindacati, comunque, restano fermi sulle loro rivendicazioni, anzitutto legate al rinnovo del contratto. E' rientrata la minaccia di sciopero, ma solo fino al prossimo incontro con l'Aran, che dovrebbe tenersi nei primi giorni di gennaio. "In sede Aran - sottolineano i sindacati - saranno verificati gli impegni assunti. Permane, invece, un netto dissenso sulla questione più generale che attiene a tutto il pubblico impiego: l'incremento delle risorse disponibili e la copertura dell'inflazione. Impegno già assunto dal governo nell'ottobre scorso". Su tutti gli altri aspetti della vertenza (stabilità degli organici, immissioni in ruolo, decreto "taglia spese") i sindacati "pur avendo registrato l'impegno" da parte del ministro, confermano la loro "insoddisfazione e preoccupazione".
"L'incontro - sostiene Fedele Ricciato, segretario generale dello Snals - è stato certo positivo sul fronte del reperimento delle risorse e degli impegni assunti dal ministro Moratti. Ma sono ancora troppi i punti sui quali attendiamo delle risposte precise. Come, ad esempio, l'adeguamento al tasso reale di inflazione e non a quello programmato. Comunque, se dall'incontro con l'Aran non verranno risposte che riterremo positive, mi sembra scontato andare allo sciopero". Più ottimista Massimo Di Menna, segretario generale della Uil, che al di là della difficile congiuntura ("Tremonti stringe i cordoni della borsa"), dice che ora "la certezza delle risorse consente la ripresa del negoziato all'Aran e si può andare verso una rapida chiusura del contratto, in modo da fare avere prima possibile gli aumenti in tasca al personale della scuola, con decorrenza 2002". Comunque Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno deciso di dare visibilità al contenzioso avviato con il ministero, con una manifestazione che si svolgerà a Roma, presumibilmente entro la prima metà di febbraio. Su posizioni molto critiche i Cobas: "L'offerta economica per il contratto è inaccettabile, non va oltre l'inflazione, altro che stipendi europei!".
Intanto, in Senato è passato l'emendamento che dà 195 milioni di euro all'Università e 295 milioni di euro alla Ricerca. "Agli atenei - osserva Giuseppe Valditara, senatore di An - viene restituito il precedente livello di stanziamenti. Per il 2002, riceveranno in tutto 6.225 milioni di euro, 16 milioni in più rispetto al 2000". E gli stanziamenti aggiuntivi per finanziare gli aumenti di stipendio dei professori? Per ora la Finanziaria non prevede nulla, se non un ordine del giorno di An in cui si chiede la revisione del meccanismo degli stipendi. Dure critiche dall'opposizione: "Una Finanziaria amara per università e ricerca - sostengono i senatori Ds Maria Chiara Acciarini e Luciano Modica, della commissione Istruzione - Sono stati confermati tutti i pesanti tagli al Cnr e agli altri enti di ricerca".

A. Ser.


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