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Messaggero-'Per dare le pagelle, taglieremo la didattica'

'Per dare le pagelle, taglieremo la didattica'. Fondi insufficienti: direttori e presidi contestano la decisione del Ministero. di MASSIMO CECI Scompare dalla scuola primaria e dalla prima clas...

14/01/2005
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Il Messaggero

'Per dare le pagelle, taglieremo la didattica'.
Fondi insufficienti: direttori e presidi contestano la decisione del Ministero.

di MASSIMO CECI

Scompare dalla scuola primaria e dalla prima classe della secondaria di primo grado la pagella ministeriale, quella stampata a spese del ministero e con le materie uguali per tutti. Ora saranno le singole scuole a stamparsi le schede di valutazione, con il primo quadrimestre che sta per scadere. I presidi insorgono: non abbiamo i soldi per le pagelle, dobbiamo tagliare le attività didattiche. E intanto in Ciociaria scoppia la polemica su due novità del 2005: comportamento e religione cattolica saranno tra pochi giorni le nuove materie da giudicare. Alunni con le spalle al muro: se faranno più di 50 assenze l'anno saranno bocciati e il 4% degli undicenni già rischia grosso.
"La novità è che non esiste più un modello nazionale del documento di valutazione spiega il dirigente del primo circolo didattico di Alatri, Giulio Giacomini Ogni scuola si fa il suo, e questo crea disorientamento nella classe docente. Può accadere che ogni scuola prenda in considerazione aspetti diversi dell'attività educativo-didattica. E così ad Alatri potranno contare alcuni apprendimenti, mentre a Fiuggi o Sora altri. Io mi sto accordando con i dirigenti degli altri tre circoli didattici della città per stabilire insieme un modello unico di pagella. È necessario: se fossero differenti, la scheda di un bambino che cambia scuola non sarebbe riutilizzabile in quella che lo accoglie". La pensa come lui Giovanni Di Luzio, dirigente del primo circolo didattico di Cassino: "Insieme agli altri circoli e alle scuole medie abbiamo programmato un incontro per dotarci di una scheda di valutazione unitaria".
Ma il vero problema è la spesa: il ministero ha chiarito che ogni scuola si stampa le pagelle con i soldi che preleva dal bilancio dell'istituto. "Ogni scheda costa all'incirca 50 centesimi. Noi abbiamo 900 alunni, la spesa ammonterà a circa 450 euro", osserva amaro Giacomini. "Se dobbiamo prelevare dal bilancio i soldi per le schede, verranno a mancare risorse per il funzionamento didattico", chiarisce Di Luzio, che tuttavia è riuscito a spuntare 15 centesimi a pagella per i suoi 500 alunni. Gli insegnanti sono in apnea: "Ho nominato un'apposita commissione per studiare il da farsi", confessa la direttrice del primo circolo didattico di Sora, Fiorella Marcantoni. "Stiamo cercando di non discostarci dal modello di sempre - ammette il dirigente della scuola media "Frosinone Tre", Maurizio Fanfarillo ma il problema maggiore non è il costo, quanto il lavoro in più che sarà necessario per la compilazione delle schede di valutazione. E su quattro scuole elementari del capoluogo, i docenti potrebbero essere costretti a valutare voci completamente differenti tra loro". Che ogni scuola si faccia la sua pagella rischia infine di alterare la normale concorrenza tra istituzioni scolastiche: "Il rischio è che i docenti possano inserire in pagella alcune materie per aumentare le iscrizioni, materie che poi verranno svolte male perché gli istituti non sono attrezzati", chiosa Fanfarillo."


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