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Messaggero-I nuovi licei: lingue e filosofia per tutti

I nuovi licei: lingue e filosofia per tutti Gli indirizzi diventano otto, polemici i sindacati: troppo precoce la scelta di ANNA MARIA SERSALE ROMA - Riforma delle superiori, conc...

14/01/2005
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Il Messaggero

I nuovi licei: lingue e filosofia per tutti
Gli indirizzi diventano otto, polemici i sindacati: troppo precoce la scelta
di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - Riforma delle superiori, concluso il primo round. Ieri Letizia Moratti ha incontrato i sindacati e i rappresentanti delle associazioni professionali, oltre ai responsabili degli enti, Stato e Regioni, ai quali ha consegnato la prima bozza del decreto legislativo concernente la "definizione delle norme generali e dei livelli essenziali di istruzione". Ed è subito polemica. Due i punti controversi: "La divisione fra istruzione liceale, propedeutica all'università, e istruzione professionale, finalizzata al lavoro", che a giudizio dei sindacati fa tornare l'Italia indietro di cinquant'anni alla "scuola di classe". Altro punto di scontro è la precoce scelta dell'indirizzo di studi: "Con la frantumazione gerarchica dei percorsi - sostengono i sindacati - che porterebbe inevitabilmente a una canalizzazione irreversibile delle scelte", oltre alla costituzione di "assetti ordinamentali e organizzativi, prima di avere definito i profili educativo-culturali e professionali degli studenti". Terzo problema, non meno rilevante dei precedenti, la "licealizzazione degli istituti tecnici", contro cui si schiera anche la Confindustria. E, per concludere, il trasferimento delle competenze alle Regioni, mettendo "a rischio l'unità nazionale dell'istruzione".
I licei saranno otto: artistico, classico, economico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico, tecnologico e delle scienze umane. I licei ingloberanno anche l'istruzione tecnica. Ad esempio, gli attuali ragionieri frequenteranno l'indirizzo economico; gli attuali periti quello tecnologico e così via. Novità assoluta: per la prima volta, i futuri ragionieri, geometri e periti studieranno la filosofia, prevista in tutti gli indirizzi. Altro denominatore comune per tutti sarà la seconda lingua comunitaria. Previste le "passerelle" tra i diversi percorsi, dando la possibilità agli studenti di spostarsi da un "segmento all'altro del secondo ciclo", grazie ad un sistema di "crediti e di certificazioni". Prevista anche l'alternanza scuola-lavoro, con stages in azienda. Dunque, la Moratti promette una scuola "più moderna, flessibile e vicina al mondo delle imprese" con "percorsi personalizzati". Ma torna anche il voto in condotta. Infatti, il decreto del ministro prevede la "valutazione del comportamento".
Il secondo round è previsto per la prossima settimana. Quando il ministro Moratti presenterà un'ulteriore bozza di decreto, più dettagliata, per rispondere alle richieste di chiarimento dei sindacati. Intanto è partito il confronto. La prima bozza ora è anche online, sul sito del ministero. La Moratti, infatti, dice di volere coinvolgere tutte le parti in causa. Ma vediamo quali sono gli altri cambiamenti rilevanti. Partiamo dalla "filosofia" del ministro, che punta alla formazione del "capitale umano", assicurando "competenze decisive" per essere cittadini capaci di concorrere allo sviluppo del Paese. Questa è la premessa, segue l'"interazione" tra il sistema dei licei e l'istruzione professionale. Viene confermato il carattere "propedeutico" del liceo che, come nell'impostazione di Gentile, apre le porte dell'Università.
Le variazioni dovrebbero scattare dal 2006-2007, dopo l'approvazione prevista per ottobre 2005. Polemiche anche sul valzer delle ore. La divisione tra quota obbligatoria e facoltativa non piace. "La scuola non è un supermarket", dicono i sindacati. In media i licei, al primo biennio, dovrebbero avere 27 ore obbligatorie e 3 opzionali obbligatorie: a scelta tra area linguistico-espressiva e matematica-scientifica, compreso ginnastica. Al secondo biennio, invece, 28 ore, più due opzionali (nel contenuto) obbligatorie (nello svolgimento) e 3 facoltative.
Qualche curiosità: al liceo economico, indirizzo istituzionale, oltre a diritto internazionale e management aziendale, si studierà psicologia, utile alle strategie di mercato. Tra le opzioni, invece, finanza etica, scienza dell'alimentazione e delle trasformazioni agro-alimentari.


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