Mattino-Tutti in fila per le materne

Tutti in fila per le materne
Molti genitori costretti a ricorrere alle private E c'è chi si mette in coda in più di un istituto Così la riforma Moratti resta lettera morta

SERENA MARTUCCI Gennaio, tempo di pre-iscrizioni. Un appuntamento che per i genitori si trasforma sempre più spesso in una vera odissea con lunghe file davanti alle segreterie delle scuole più gettonate. Il termine ultimo fissato dal ministero quest'anno corrisponde al 25 Gennaio. Ora per i genitori dei bambini delle materne è il momento di capire i criteri di selezione, riempire i moduli e d'aspettare fiduciosi che il nome tanto atteso spunti nella lista definitiva. Ma molti, secondoi i calcoli dei dirigenti scolastici, sono destinati a restare in lista d'attesa. E difficilmente saranno accettati i bimbi che compiranno gli anni tra il primo gennario e il 28 febbraio, come previsto dalla riforma. "Ogni anno prepariamo due liste: quella per chi abita nelle zone comprese nella cosiddetta platea scolastica e quella per chi risiede in altri quartieri -spiega la professoressa Migliuolo del 63° C.D. Andrea Doria di Fuorigrotta - ogni lista conta circa cento richieste, ma la nostra scuola al massimo può offrire cinquanta posti e di conseguenza ci troviamo costretti ad accogliere bambini tra i tre e i quattro anni ed escludere quelli più piccoli. Non abbiamo posto". A Fuorigrotta, oltre alla Andrea Doria, ci sono altre tre materne statali (la Leopardi, la Zanfagna e la Cariteo) e anche lì per iscrivere i propri bambini, i genitori di uno dei quartieri più popolati di Napoli, devono adattarsi a liste e criteri. Il quadro della situazione si presenta più o meno simile in tutta la città; quartiere che vai lista che trovi. A Posillipo la Virgilio dispone di sei sezioni per la materna, mentre sono solo venti gli alunni dell'unica sezione della Cimarosa. In totale centoventi posti, di cui solo una cinquantina destinati ai nuovi iscritti. "Purtroppo le richieste che riceviamo sono numerosissime- racconta la dirigente del 40 °Circolo didattico, Diana Silvestri- per definire la graduatoria, che include esclusivamente i bambini di platea, utilizziamo come criterio di riferimento l'età: prima i più grandi, per garantire almeno un anno di scuola materna e successivamente quelli più piccoli. A parità di età arriviamo a contare le differenze di giorni ed ore". Niente speranze dunque per gli anticipatari, i bambini di due/ tre anni che la legge Moratti ammette alle materne. ""Io non ho gli spazi e le risorse per impostare servizi del genere-continua la Silvestri- per accogliere bambini più piccoli dovremmo attrezzarci con fasciatoi e aree dedicate, insomma una scuola a metà tra il nido e la materna. Inaccettabile quando non si riesce neppure a soddisfare le richieste ordinarie". L'Ada Negri si trova proprio dietro la circumvesuviana, quartiere mercato Pendino. tra la ferrovia e piazza Guglielmo Pepe servite da quattro scuole materne pubbliche ed un numero imprecisato di private. Eppure anche qui, in ognuna delle quattro sezioni della materna, la media è di ventotto bambini. "l'anno scorso c'è stato un vero boom- dice il dirigente Carmine Negro- abbiamo cercato di accogliere il maggior numero di richieste superando la media di venticinque alunni per sezione. Ma accettare gli anticipatari sarà impossibile". Perciò molti genitori saranno costretti a ricorrere alle scuole private. E c'è chi, disperato, cerca in qualunque modo di accaparrarsi un posto al sole: molti genitori,nonostante la legge lo vieti, hanno pre-iscritto i bambini a più scuole.