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Mattino-tornano alla scuola quei 234 milioni di euro tagliati in Finanziaria.

Iscrizioni on line per gli studenti. Il 25 gennaio ultimo giorno per iscrivere i figli a scuola dell'infanzia (3 anni compiuti), elementari (6 anni compiuti entro il 31 dicembre dell'anno scolastico),...

23/12/2002
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Il Mattino

Iscrizioni on line per gli studenti. Il 25 gennaio ultimo giorno per iscrivere i figli a scuola dell'infanzia (3 anni compiuti), elementari (6 anni compiuti entro il 31 dicembre dell'anno scolastico), medie e secondarie. Nella circolare del ministero dell'Istruzione che stabilisce date e modalità, accanto all'iscrizione tradizionale è stata affiancata (in via sperimentale e facoltativa), quella via Internet: basta collegarsi al sito www.istruzione.it, e cliccare su "iscrizioni on-line" (garantita la privacy). "L'iscrizione tradizionale, caratterizzata dai tre momenti essenziali (raccolta, compilazione e presentazione dei moduli alla scuola media di frequenza) - spiega il ministero - non è sostituita da questa nuova modalità, ma si integra con essa". Indubbi i vantaggi per famiglie e studenti: "Utilizzare, stampandola, la modulistica standard riportata su Internet per la modalità tradizionale"; "compilare i moduli in formato elettronico"; "stampare la domanda di iscrizione da presentare evitando la compilazione manuale". Si seguirà, on line, l'iter della domanda.
E tornano alla scuola quei 234 milioni di euro tagliati in Finanziaria. Un risultato, ottenuto dalla Moratti (individuate in 85 milioni di euro le risorse per valorizzare il personale Ata) che forse ha stemperato i toni del confronto tenuto ieri sera tra il ministro, Cgil, Cisl, Uil e Snals della scuola. I sindacati restano fermi sulle loro rivendicazioni (stabilità degli organici, immissioni in ruolo, temi contrattuali, decreto taglia-spese) ma lo sciopero annunciato è in stand by fino al prossimo incontro con l'Aran a gennaio. "Quando - dicono i sindacati - saranno verificati gli impegni assunti. Permane un netto dissenso sulla questione più generale sul pubblico impiego: l'incremento delle risorse e la copertura dell'inflazione". "Se non verranno risposte positive - dice Fedele Ricciato, leader dello Snals Scuola - mi sembra scontato andare allo sciopero".