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Mattino-Scuola, meno fondi per le nuove assunzioni.

IL MINISTRO MORATTI OTTIENE IL VIA LIBERA SOLO PER 9 MILA DOCENTI SU 21 MILA Scuola, meno fondi per le nuove assunzioni. Mancate immissioni in ruolo Sindacati in allarme. L'impegno econo...

05/07/2002
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Il Mattino

IL MINISTRO MORATTI OTTIENE IL VIA LIBERA SOLO PER 9 MILA DOCENTI SU 21 MILA

Scuola, meno fondi per le nuove assunzioni.
Mancate immissioni in ruolo Sindacati in allarme.

L'impegno economico per la riforma fiscale ha tagliato le gambe al ministero della Pubblica Istruzione che non ha ottenuto - dalle indiscrezioni trapelate - quanto richiesto at Tesoro. Almeno in termini di assunzioni. Il ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti, aveva infatti sollecitato per il prossimo anno l'immissione in ruolo di 21.000 docenti per coprire i vuoti di organico. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha dato il via libera solo per novemila docenti. Dodicimila persone in meno e un esercito di precari che continuerà ad aumentare di anno in anno. A fronte di questa riduzione di personale, il ministro Moratti avrebbe però ottenuto la copertura finanziaria per la riforma. I fondi promessi per il prossimo quinquennio oscillano tra i 7 miliardi e 9 miliardi di euro, ma sono ancora fondi del tutto virtuali.
Le voci di riduzione delle immissioni in ruolo hanno allarmato i sindacati. Enrico Panini, della Cgil scuola, ha sottolineato che additare "la scuola pubb1ica" come "la responsabile del rosso nei conti dello Stato e una bufala che nasce esclusivamente dalla natura delle scelte di politica economica del governo". Queste voci, ha aggiunto, "servono solo per accelerare il tentativo di privatizzare la nostra scuola e per legittimare l'ennesima, pesante sforbiciata agli organici da portare a compimento con la prossima Finanziaria". E giallo anche sui docenti di religione, ventimila, che dovevano essere messi in ruolo quest'anno. Un tema questo che preoccupa Panini. Allarmato anche Alessandro Ameli della Gilda: "La riduzione delle assunzioni non fa altro che alimentare il ricorso alle supplenze temporanee. E questo non giova né agli insegnanti né agli studenti". Come si può pensare oltretutto - ha aggiunto Ameli - di ridurre gli organici stabili ora che si va verso l'approvazione della riforma. Preoccupato anche lo Snals: "Le conseguenze di una politica scolastica senza una puntuale programmazione ha precisato Fedele Ricciato - ricadono sulla serietà delle scuola e sull'esercizio del diritto alto studio".
[e. r.]


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