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La scuola crollata e i lavori nel 2012: 700 mila euro e i fondi dell’Aquila

Quattro anni fa i lavori. Il sindaco all’inaugurazione: «Abbiamo usato la fibra di carbonio e adeguato tutti i nuovi impianti»

26/08/2016
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Gianna Fregonara

Era stato «adeguato al rischio sismico» a tempo di record il complesso scolastico di Amatrice Romolo Capranica, materna, elementari e medie: tre mesi soltanto, nel 2012 con i fondi della Regione Lazio, della provincia di Rieti e anche del Comune, con i fondi stanziati dopo il terremoto dell’Aquila del 2009. I lavori erano stati affidati all’Impresa Consorzio Stabile Valori. Ora è rimasto soltanto il muro di cinta, miracolosamente dritto, con la citazione di Saint Exupéry e la scritta «Scappa, curri e va’ a la scola» che indica l’ingresso. Lì c’è ancora la targa d’ottone che ricorda la ristrutturazione. Il resto è crollato tutto e, meno male che il terremoto è stato d’estate e di notte. Altrimenti poteva essere come a San Giuliano di Puglia dove il 31 ottobre del 2002 crollò la scuola (non costruita con criteri antisismici) e morirono 27 bambini.

L’inaugurazione

Ma questa no, non era una di quelle scuole considerate pericolose o dimenticate dal piano di ristrutturazione. Ad Amatrice in molti ancora ricordano la mattina del 13 settembre del 2012, con il sindaco in tricolore Sergio Pirozzi, l’assessore Regionale Santarelli e anche don Savino D’Amelio che ha dato la benedizione. Erano lavori di adeguamento sismico per un edificio del 1936. Ecco che cosa diceva il sindaco allora: “I lavori hanno riguardato l’adeguamento della vulnerabilità sismica con la fasciatura di tutti i pilastri con fibre di carbonio, il rinforzo tradizionale dei pilastri centrali, la messa in sicurezza dele tamponature esterne e delle tramezzature interne, la realizzazione dell’impianti di riscaldamento a pavimento, la sostituzione di tutti gli infissi il rifacimento dei pavimenti e intonaci, l’ammodernamento dei bagni e la completa tinteggiatura esterna e interna».

L’Impresa Valori di Roma

Per i fondi, con i quai l’Impresa Consorzio Stabile Valori aveva proceduto, il Comune era riuscito ad ottenere finanziamenti dalla Regione Lazio, 511 mila euro, di cui 106 mila dal Comune e ulteriori 200 come contributi erogati dalla Provincia di Rieti tratti dal fondo del post terremoto dell'Aquila. Ora la procura di Rieti ha aperto un’inchiestaper capire che cosa è successo e se i fondi sono stati spesi tutti come previsto


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