ItaliaOggi: Prima si assolve l'obbligo
Le esperienze europee
di Emanuela Micucci
Così funziona nella moderna Finlandia
L'azienda come aula scolastica allargata è una realtà in molti Paesi. Una metodologia didattica che, secondo le indicazione comunitarie, riscopre il valore formativo e culturale del lavoro. Gli studi della rete Eurydice, il programma LLP-Leonardo da Vinci e un rapporto Isfol (2006), danno una panoramica comparata di questo apprendistato in salsa europea. In Belgio si diviene apprendisti tra i 14 e i 18 anni, finiti i primi 2 anni della scuola secondaria inferiore. La formazione extra-aziendale varia dalle 180 alle 120 ore per aumentare a 240 per i 15enni. Contenuti e durata della formazione esterna, invece, in Finlandia sono definiti da linee-guida del ministero dell'istruzione, mentre a svolgerla sono i centri di formazione e in casi particolari può essere completata all'interno dell'impresa. Gli studenti accedono all'apprendistato a 15 anni a obbligo scolastico completato. A fine percorso hanno una doppia valutazione, dell'azienda e dell'ente formazione. Pur non obbligatoria, è prevista una formazione ad hoc dei formatori, gratuita a opera delle scuole professionali. Giovani 15enni a lavoro anche in Francia purché abbiano terminato il 1° ciclo della secondaria o 2 anni di insegnamento professionale o classi preparatorie all'apprendistato. Il contratto di lavoro di “tipo particolare” ha una specifica regolamentazione che tiene conto dell'età dell'apprendista. La formazione esterna arriva a 1300 ore. In Irlanda, nei Paesi Bassi l'apprendistato inizia a 16 anni. Come in Gran Bretagna dove, tranne l'età, non ci sono requisiti particolari di accesso, né una forma fissa di contratto di lavoro ma solo un accordo tra le parti. Sono previste una combinazione di formule d'istruzione sul posto di lavoro.