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ItaliaOggi-P.i., gli aumenti in busta a gennaio

Ieri via libera dalla Corte dei conti all'accordo. P.i., gli aumenti in busta a gennaio Natale senza aumenti per circa 1,5 milioni di dipendenti pubblici. Ieri la Corte dei co...

07/12/2005
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ItaliaOggi

Ieri via libera dalla Corte dei conti all'accordo.

P.i., gli aumenti in busta a gennaio

Natale senza aumenti per circa 1,5 milioni di dipendenti pubblici. Ieri la Corte dei conti ha rilasciato parere favorevole alle preintese contrattuali per i comparti della scuola, dei ministeri e delle aziende autonome, che raggruppano quasi la metà dei 3 milioni di lavoratori della pa. Per oggi l'Aran ha convocato i sindacati rappresentativi per tutti e tre i tavoli. Si tratta di una firma scontata, quella per i rinnovi 2004/05, visto che la magistratura di controllo non ha sollevato nessuna pregiudiziale o richiesta di modifica.
Contratti firmati, dunque, e definitivi da oggi. Ma perché i relativi aumenti (5,01%) arrivino in busta paga sarà necessario almeno un altro mese. Le buste paga di dicembre, con le tredicesime mensilità, sono state infatti già definite. Il ministro della funzione pubblica, Mario Baccini, ha chiesto però che il ministero dell'economia si attivi, 'anche con una procedura speciale, perché gli aumenti arrivino quanto prima'.

Una richiesta che difficilmente potrà tradursi in una revisione dei cedolini già prestampati. Tra l'altro, ci sono da conteggiare anche i relativi arretrati che ammontano a due anni. I contratti rinnovati infatti decorrono dal 1° gennaio 2004: con un aumento medio di circa 100 euro lordi al mese, sono 2.400 gli euro di arretrati da versare. La partita contabile dei contratti si sposta così sul 2006, come da tempo il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, auspicava.

'Finalmente si chiude una partita che dura da due anni e solo per la metà dei dipendenti pubblici', commenta Antonio Foccillo, segretario confederale della Uil, 'stiamo ancora aspettando le direttive per gli altri comparti'. Nell'ultimo consiglio dei ministri sono stati approvati gli atti di indirizzo per i lavoratori degli enti pubblici non economici e degli enti di ricerca. Restano fuori ancora comparti sostanziosi, come quello degli enti locali e della sanità. Intanto, l'attenzione è già puntata alla prossima stagione contrattuale. Il 31 dicembre prossimo, infatti, i contratti rinnovati scadono. 'Ci sono tentativi per ridurre le risorse inserite nella Finanziaria 2006 per rinnovare i prossimi contratti, risorse già scarse rispetto al fabbisogno', dice la Cgil che si dice pronta a nuove barricate.


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