Il Piccolo-SCUOLA Secondo la Uil per gli insegnanti ci sarà un aumento delle competenze burocratiche e delle responsabilità Con il "portfolio" docenti come vigili urbani

SCUOLA Secondo la Uil per gli insegnanti ci sarà un aumento delle competenze burocratiche e delle responsabilità Con il "portfolio" docenti come vigili urbani Alla ripresa delle lezioni ecco il nuovo sistema di valutazione degli studenti
I lati negativi? I pochi fondi per l'integrazione multirazziale e la confusione per l'introduzione del portfolio delle competenze. Quelli positivi? Uno solo: l'edilizia scolastica. Alla ripresa dell'attività scolastica dopo la pausa di Natale (fra oggi e lunedì riprenderanno le lezioni in tutte le scuole di ogni ordine e grado) il segretario provinciale della Uil-scuola, Ugo Previti fa il punto della situazione. E i lati negativi sono maggiori rispetto a quelli positivi.
INCUBO-PORTFOLIO. Il nuovo anno porterà "in dote" il portfolio che manderà in pensione i voti. "La valutazione dei ragazzi dovrà basarsi su nuovi parametri: una scheda personale di valutazione dell'alunno, il portfolio delle competenze individuali. Inoltre si aggiungeranno anche le schede - spiega Previti -. Un tempo gli insegnanti valutavano i risultati con un voto. Poi il professore si è fatto carico, non solo del risultato ma del metodo e nel giudizio era contenuto un lavoro di descrizione dei processi di apprendimento. Poi si è passati al giudizio sintetico. Ora arriva il portfolio. Diverse modalità di valutazione si aggiungono le une alle altre - sottolinea il segretario regionale della Uil Scuola, Ugo Previti alla scheda, che rimane, si aggiunge il portfolio, che però in futuro dovrebbe assorbirla. E il lavoro e la responsabilità ricadono tutte sugli insegnanti".
GLI INSEGNANTI. I docenti rischiano, dunque, di trasformarsi in "vigili urbani" impegnati a dare un qualche ordine "a sistemi di giudizio - aggiunge Previti - che si sovrappongono, modalità di valutazione che non hanno ancora una loro definizione. In questo quadro di cambiamenti ancora una volta, sono gli insegnanti che dovranno sintetizzare processi di crescita, impegno, conoscenze". Come uscirne? "È opportuno che le scuole adottino strumenti più snelli. Occorre poi che tale fase di sperimentazione abbia termine velocemente e che sia individuato uno schema di riferimento omogeneo. La ricetta per la scuola dell'autonomia è sempre quella di creare supporti in modo da liberare gli insegnanti dei tanti adempimenti burocratici e agevolare, anziché ostacolare, gli insegnanti nella loro specifica professione".
GLI STRANIERI. "La scuola isontina sta diventando sempre più multirazziale. L'esigenza di integrare gli alunni stranieri diventa, quindi, una priorità. Ma il governo taglia gli organici e tarpa le ali a molti progetti di integrazione". Previti rilancia un suo vecchio cavallo di battaglia. "Con gli strumenti che hanno, gli insegnanti stanno facendo un buon lavoro ma occorrerebbero maggiori investimenti per arrivare a una vera integrazione degli alunni stranieri".
L'EDILIZIA. L'Isontino si conferma, invece, un'isola felice per quanto riguarda l'edilizia scolastica. "Nella nostra provincia l'amministrazione provinciale è molto attenta attivandosi nel garantire la messa a norma di tutti gli edifici scolastici. Almeno da questo punto di vista possiamo essere tranquilli".
f.f.