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Il cupio dissolvi dell'Anp

Il cupio dissolvi dell'Anp Il congresso dell'Anp si è concluso con un documento con cui si operano in via definitiva due scelte importanti: una è quella di trasformarsi in un vero e proprio sinda...

15/12/2005
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Il cupio dissolvi dell'Anp

Il congresso dell'Anp si è concluso con un documento con cui si operano in via definitiva due scelte importanti: una è quella di trasformarsi in un vero e proprio sindacato professionale, la seconda quella di aprire le porte dell'associazione agli insegnanti. Che l'Anp già da tempo avesse imboccato una strada diversa da quella dell'associazionismo di una categoria professionale era già cosa certa. E' importante che con questo congresso la scelta sia stata operata in modo formale ed inequivocabile. Il che significa che nel panorama sindacale, già abbastanza ricco e variegato, si presenta un nuovo soggetto senza alcuna ombra di ambiguità.
Nulla da eccepire circa questa scelta: è corretto e legittimo che una organizzazione si evolva, perché i tempi cambiano, ed oggi sempre più velocemente. La considerazione da fare è, ovviamente, un'altra! Perché l'Anp continua a conservare la sua sigla di origine? Un'associazione non è un sindacato e viceversa! Hanno ambedue compiti onorevoli e legittimi, ma assolutamente diversi, spazi di ricerca e di azione diversi, vision e mission ma com'è bello l'inglese! diverse! E gli amici dell'Anp lo sanno benissimo! Allora?
Gli amici dell'Anp mi sembrano un po' i furbetti del quartierino! C'è uno spazio nel panorama sindacale, quello del sindacalismo "autonomo" le virgolette, ovviamente, hanno il loro significato che negli ultimi anni si è venuto sempre più sbriciolando a vantaggio di quello confederale e di quello delle varie gilde. Si tratta di uno spazio che potrebbe essere opportunamente occupato da un sindacalismo "intelligente e colto": e la storia dell'Anp in questo ci conforta, come del resto il prestigio della sua riviste e di certi suoi documenti.
Mi sembra che l'operazione sia questa: diamo vita ad un soggetto sindacale autonomo ma nuovo, un sindacato "bene", come si conviene a dei professionisti dell'istruzione e della formazione: dire "della scuola" sarebbe un po' obsoleto, anche perché ormai gli insegnanti della FP regionale debbono avere gli stessi requisiti di quelli dello Stato! Insomma, diamo vita a un sindacato che sui tavoli che contano possa far valere punti di vista di un certo peso e che rappresenti il più possibile la parte migliore di una scuola che cambia a cui il sindacalismo confederale non riesce secondo la visione Anp a dare una voce corretta e autorevole, anche per le sue pretese pastette con i partiti.
Pertanto sarà l'insieme dei dirigenti "più migliori" sostenuti dagli insegnanti "più migliori", anche in vista di nuove prossime formazioni governative, che farà sentire sui tavoli delle trattative la sua voce autorevole. E per far ciò occorrerà una iscrizione all'Anp opportunamente selezionata! Solo alte professionalità, vivaddio! Ci vuole un sindacato aperto al fior fiore degli insegnanti che "hanno una comune ed alta idea del loro ruolo, improntata ai valori del merito e della professionalità"! Certamente una idea nobile o snobistica? dell'associazionismo o di una corporazione? sindacale! Sarà richiesto ai nuovi iscritti il possesso di una laurea con la lode?
Insomma, la fregola annosa della dissoluzione è finalmente andata in porto! L'Anp è un'araba fenice e il messaggio congressuale è chiaro: chi viene con noi non pensi di iscriversi ad un'associazione, che ha un ruolo di riflessione, di ricerca, di proposta, ma a un sindacato di lotta e di governo, anche se occorrerebbe pur pensare a tutti gli equivoci che una endiadi di questo tipo può sempre provocare.
A mio giudizio è grave che in un periodo di transizione così difficile, in cui la riflessione, la ricerca, la proposta repetita iuvant! da parte di un corpo professionale come quello della dirigenza scolastica sono assolutamente indispensabili, una associazione dei dirigenti viene a mancare!
Concludendo, ritengo che il ritiro dell'Anp costituisce indirettamente una sfida per gli amici dell'Andis! Un atleta è partito verso un altro traguardo! E lascia il testimone ad un altro atleta che dell'associazionismo ha fatto da sempre la sua bandiera.
In un periodo in cui le istituzioni scolastiche e formative autonome devono assolutamente ricercare e costruire sull'intero territorio nazionale e regionale quella credibilità e quell'autorità che il nuovo scenario istituzionale impone loro, l'associazionismo dei dirigenti scolastici deve avanzare con maggior vigore la sua proposta, la sua strategia! E non è cosa da poco! Una visione ancorata solo al sindacalismo professionale rischia di far perdere quella visione più ampia dalla quale è impossibile prescindere.
Uno spazio perduto per l'Anp! Uno spazio più ampio per l'Andis! Per una iniziativa più incisiva, più intelligente, più ampia!

Roma, 14 dicembre 2005

Maurizio Tiriticco


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