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GdM-Assunzioni bloccate e resta da coprire la metà delle supplenze

scuola Assunzioni bloccate e resta da coprire la metà delle supplenze Insegnanti di sostegno affidati ai capi d'istituto Si riparte dai supplenti. Inizio d'anno all'insegna dell'incertezza, an...

26/07/2002
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La Gazzetta del Mezzogiorno

scuola
Assunzioni bloccate e resta da coprire la metà delle supplenze
Insegnanti di sostegno
affidati ai capi d'istituto

Si riparte dai supplenti. Inizio d'anno all'insegna dell'incertezza, anche perché la stragrande maggioranza dei docenti di sostegno sarà nominata dai dirigenti scolastici. In corso d'opera arriva la rettifica, comunicata dai responsabili del Centro servizi amministrativi: i calendari che riguardano la scuola elementare e materna già pubblicati sono da prendere parzialmente in considerazione. Una volta esaurita l'assegnazione delle cattedre vacanti al personale in possesso del titolo di specializzazione, i restanti posti saranno distribuiti dai capi d'istituto. Questi ultimi potranno nominare gli insegnanti con la specializzazione il cui nominativo rientra nelle singole graduatorie d'istituto.
La novità - peraltro decisa dall'Ufficio scolastico regionale, in base alla legge 104 - non è stata ben accolta dai precari inseriti negli elenchi dei posti comuni: il rischio è che si vedano scavalcati dai colleghi con un'anzianità di servizio inferiore, ma che vantano un requisito specifico e professionalizzante. Non sono caduti nell'equivoco i docenti delle superiori, per i quali la nuova disposizione era stata menzionata sin dall'avvio delle operazioni.
Passando alle cifre, alle materne servirebbero 197 "maestri" per i portatori di handicap, dei quali soltanto 148 con il titolo. La situazione peggiora alle elementari: 333 posti per il sostegno e 170 assegnati dal Csa. In pratica i dirigenti dei vari plessi si troveranno a dover gestire ben 220 cattedre. Numeri elevati pure per le secondarie: 149 posti di sostegno alle medie inferiori, 305 alle superiori. Di questi, una grossa percentuale ancora da spartire.
Appare da collegare alla scelta del ministero di non prevedere, per il 2002, nessuna immissione in ruolo l'ulteriore novità che porta la firma del ministro Letizia Moratti: i tre maestri delle scuola elementare saranno sostituiti dal "maestro prevalente". Almeno fino alla terza classe. Avrà il compito di insegnare ai bambini a leggere, a scrivere e far di conto. La proposta deve ancora essere sottoposta al giudizio dei docenti e al Consiglio nazionale della pubblica istruzione prima di diventare esecutiva.
La bozza di progetto indica inoltre un nuovo modello: orario flessibile e laboratori didattici a scelta del genitore. L'obiettivo sarebbe quello di venire incontro alle esigenze delle famiglie, che potranno scegliere fra uno, due o tre rientri pomeridiani. Il provvedimento interessa anche la scuola dell'infanzia.
Il "maestro prevalente" potrà essere presente al quarto e quinto anno: dipenderà dall'utilizzo che di tale figura professionale vorranno fare le scuole. A lui spetta l'onere di compilare il "portfolio", una sorta di memoria scolastica dell'alunno. Un memorandum dal quale emergano le direttive: necessità di attivare corsi di recupero, oppure attività di laboratorio mirate a valorizzare le particolari capacità del piccolo studente.
Insomma, un mix di progetti che appare difficile coniugare con le esigue risorse economiche che il ministero stanzia per l'istruzione. L'unico dato certo è che per l'anno scolastico alle porte non ci saranno nuovi assunti, nonostante i fabbisogni comunicati dalle scuole.

Antonella Fanizzi


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