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Gazzettino-Tempo pieno, appello ai genitori dei ragazzi

SCUOLA / 2 Critiche alla riduzione progressiva del tempo destinato alle attività didattiche e collaterali dei bambini. Il rischio di un esodo dalle superiori "Tempo pieno, appello ai genitori dei ...

08/01/2005
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Il Gazzettino

SCUOLA / 2 Critiche alla riduzione progressiva del tempo destinato alle attività didattiche e collaterali dei bambini. Il rischio di un esodo dalle superiori
"Tempo pieno, appello ai genitori dei ragazzi"
E il sindacato accusa il Ministero di favorire una sorta di "inserimento selvaggio" degli anticipatari alle materne
Tempo scuola ridotto all'osso in elementari e medie "a 27 ore a fronte degli attuali modelli da 30 ore e fino a 40 ore" calibrate alle primarie secondo "modelli didattici (il mattino le attività importanti, il pomeriggio i laboratori) bocciati da tutti i pedagogisti", "inserimento selvaggio degli alunni anticipatari" soprattutto alle materne, "tacendo sul fatto che le condizioni - leggi, aule e docenti ndr - non ci sono", fuga degli studenti dalle superiori alla formazione professionale.
Eccola qui la scuola del 2005 disegnata dal ministero con la circolare del 3 gennaio sulle iscrizioni. Almeno, secondo il punto di vista della Flc-Cgil. Che, per bocca di Antonio Luongo, esprime un "giudizio molto negativo" sul documento e lancia sos ben distinti "per utilizzare tutti i margini di manovra consentiti dalla circolare": un primo, fortissimo, appello ai genitori, il vero "ago della bilancia", perché, all'atto dell'iscrizione, chiedano un tempo scuola lungo, in modo da offrire agli istituti il "destro" per poter ottenere più organico, un appello ai presidi e ai collegi docenti perché sostengano le famiglie nelle loro scelte con un orientamento mirato, ma anche un sos a Regione, Provincia e Comuni.

I tempi sono strettissimi, anche perché "nei prossimi giorni si decide in gran parte il destino della controriforma Moratti. Sceglieranno i genitori solo l'offerta minima di istruzione, cioè le 27 ore? - si chiede Luongo -. La risposta è in gran parte nelle mani dei collegi dei docenti e dei dirigenti che predisporranno le opportunità formative. Bisogna puntare a un tempo scuola tra le 30 e le 40 ore settimanali con adeguato organico; un ridotto numero di alunni per classe nelle scuole in aree a rischio; risorse certe per l'integrazione tra scuola e formazione professionale". Così, sin da subito, la Cgil farà partire le assemblee: l'11 a Udine per i presidi, poi con i genitori e il personale, e incontri con gli enti locali, Comuni in primis. Nelle materne "i genitori potranno scegliere un tempo scuola da un minimo di 875 a un massimo di 1700 ore. La loro scelta condizionerà l'organico. Il rischio concreto è la perdita di ore di contemporaneità e che l'azione educativa scada verso l'assistenza. Spetta al collegio docenti avanzare una proposta di "tempo educativo necessario"". Sull'inserimento degli anticipatari, poi, "bisogna essere chiari: i genitori hanno diritto di avanzare richiesta, ma spetta alla scuola dire se ci sono le condizioni: nuove figure professionali e le intese regionali innanzi tutto. Oggi non ci sono. Se in futuro ci saranno si potrà ammetterli alla frequenza, altrimenti no".


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