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Flc Cgil: ricostruire la scuola per aiutare l'Italia

La Flc Cgil lancia il suo piano per la scuola, che ha presentato ieri alle forze politiche perché se ne facciano portatrici presso il governo Monti

30/11/2011
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il manifesto

La Flc Cgil lancia il suo piano per la scuola, che ha presentato ieri alle forze politiche perché se ne facciano portatrici presso il governo Monti: si chiede, tra le misure più importanti, un piano triennale di assunzioni, il superamento della distinzione tra organico di fatto e di diritto, un piano quinquennale per la scuola dell'infanzia che preveda l'apertura di 500 sezioni l'anno, la riforma dell'esame di terza media (via la prova Invalsi), la cancellazione della nonna sull'apprendistato introdotta dal Collegato lavoro («che di fatto abbassa a 15 anni obbligo scolastico»). Il dossier illustrato ieri a Roma si chiama non a caso «Ricostruire la scuola», e nonostante all'incontro fossero stati invitati tutti i partiti, solo il centrosinistra era presente. Il segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo, chiede «un'inversione di tendenza immediata, a cominciare dalla ripresa degli investimenti nel comparto dell'istruzione». «Le parole sentite dal nuovo Governo ci fanno ben sperare in un cambiamento di clima ha poi spiegato Valuteremo le misure che arriveranno e altre ne chiederemo per cambiare le politiche devastanti del precedente esecutivo che ha ridotto la scuola a un puro fattore economico, di costo e nulla più. Dopo l'intervento della legge 133 che ha calato una scure di 8 miliardi sulla scuola e che ha tagliato oltre 130 mila posti, è stato un susseguirsi di riduzioni di fondi e organici, un profluvio di norme che hanno compromesso il sistema dell'istruzione, secondo il modello di una scuola minima». Che fare dunque per invertire la tendenza? Premesso che la parola d'ordine è «investire», per la Flc Cgil è molto importante il pacchetto «organici-precariato -reclutamento». A questo proposito il sindacato chiede innanzitutto la stabilizzazione di tutti i posti vacanti in organico di fatto (sostegno e spezzoni). Facendo ciò lo Stato ha spiegato Pantaleo addi-  rittura risparmierebbe: infatti un contratto al 30 giugno costa mediamente tra i 532 e i 706 euro a testa in più rispetto a un incarico al 31 agosto. Il sindacato chiede anche il congelamento e la salvaguardia delle graduatorie a esaurimento per i docenti, oltre a concorsi triennali omogenei con il sistema dell'organico funzionale banditi dal ministero a livello nazionale mediante la determinazione del contingente regionale sulla base della necessità di cattedre/posti con incarico immediato a tempo indeterminato. Si sollecita poi un sistema che dia la possibilità a tutti i docenti, compresi i precari, di accedere su base volontaria al sistema di valorizzazione con il riconoscimento di benefit legati all'esercizio della professione e formazione obbligatoria. Quanto alle classi del primo ciclo, si chiede la riduzione a un massimo di 25 alunni (e ulteriore in caso dì presenza di disabili). Sugli esami della scuola secondaria di primo grado, si chiede la cancellazione della prova dei testi Invalsi. Nel secondo ciclo, si chiede il rafforzamento dell'obbligo scolastico a 16 anni, e una «continuità curricolare» che più in generale si applichi al percorso dai 3 ai 18 anni.


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