Ecco i disastrosi effetti della riforma Gelmini
Il dossier della FLC CGIL non lascia spazio a dubbi: la legge voluta dall'allora ministro dell'istruzione è stata un disastro. E il prossimo anno migliaia di ricercatori rischiano di restare a casa.
Ciclone Mariastella Gelmini sulle università. Secondo un dossier della Federazione lavoratori della conoscenza della CGIL, la legge dell’ex ministro e il blocco del turn over hanno provocato la fuga dei ricercatori: il 54,1% ha abbandonato in seguito al mancato rinnovo del contratto, il 19,3 perché non gli veniva garantita la possibilità di crescere professionalmente, il 18,8 intimorito dall’instabilità lavorativa, il 5,5 attratto da offerte economicamente migliori e il 2,3 perché ha trovato un lavoro più gratificante.
Oltre la metà dei sopravvissuti è fatta di assegnisti di ricerca, che ora rischiano anche loro di tornare a casa: migliaia di contratti stipulati in base alla legge Gelmini sono in scadenza e per il rinnovo ci sono appena 150 milioni. Nonostante l’appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a «programmare un piano di assunzioni che renda l’organico degli atenei in linea con i più avanzati standard europei», al momento le possibilità che vengano stabilizzati sono minime.
La nostra rivista online
Servizi e comunicazioni
Seguici su facebook
I più letti
- Istruzione e ricerca: basta con la precarietà
- Scuola, università e ricerca: un esercito di 300mila precari. Il rapporto Cgil fotografa una situazione “in costante peggioramento”
- Scuola, FLC CGIL: servono 4 miliardi in più per abbattere la precarietà
- Scuola, servono 4 miliardi per stoppare il precariato e portare l’obbligo a 18 anni. Calcolo Flc-Cgil. Piange pure l’Università col 49% di supplenti