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E in Germania gli insegnanti guadagnano il doppio

Il record del Lussemburgo dove superano anche i 100 mila euro l'anno. Francia penalizzata

30/01/2013
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Il Messaggero
IL CONFRONTO
ROMA Che soddisfazione insegnare in Lussemburgo. Lo stipendio medio vola fino a più di 86mila euro l’anno per le superiori, ma arriva a punte massime di oltre 110mila. Sono i più ricchi insegnanti d’Europa, e guadagnano oltre tre volte tanto i loro colleghi italiani. Tra i grandi Paesi d’Europa solo la Francia sta peggio di noi: un maestro a inizio carriera in Italia ha uno stipendio annuo di 22.394 euro, in Francia si parte da 20.649 euro. Secondo i dati Eurydice, che si riferiscono all’anno scolastico 2011-2012, un maestro in Italia guadagna al massimo 32.924 euro, di media 26.359. In Gran Bretagna circa il 60% in più. Un professore delle scuole medie guadagna all’anno da 24.131 euro a 36.157 (in media, 28.257). Un insegnante di liceo da 24.141 a 37.799 (la media è sotto i trentamila).
SALARIO REALE
Secondo una statistica del rapporto Education at a glance, lo stipendio di un docente a fine carriera è di 4.000 dollari in meno rispetto alla media Ocse. Ma gli insegnanti italiani sono indietro anche nell’aumento in termini reali della loro retribuzione. Negli ultimi sette anni il salario reale è sceso dell’1%, mentre in tutti gli altri Paesi d’Europa la retribuzione nella scuola ha fatto progressi sostanziali (soprattutto nell’Est, dove il livello di partenza era molto più basso), fino a un paio d’anni fa. Con la crisi economica, i tagli all’istruzione si sono fatti sentire nella maggioranza degli Stati europei. Sono sedici i Paesi dell’Unione che hanno ridotto o congelato gli stipendi degli insegnanti, dall’Irlanda alla Grecia, dalla Spagna alla Slovenia al Portogallo. In Europa, lo stipendio massimo degli insegnanti con maggiore anzianità può arrivare al doppio dello stipendio di partenza. Ma ci vogliono dai 15 ai 25 anni per arrivare alla massima retribuzione, e questo, secondo Bruxelles, disincentiva i giovani a scegliere l’insegnamento. In Italia, se invece si raffronta la retribuzione degli insegnanti con gli altri lavoratori laureati, i professori arrivano a guadagnare il 40% in meno.
E anche se aumentano gli alunni, in Italia non aumenteranno i posti di lavoro: proprio ieri il ministero dell’Istruzione ha comunicato ai sindacati che si prevede, per il prossimo anno scolastico, un incremento della popolazione studentesca: 21mila bambini in più alle elementari, 13mila studenti alle superiori, mentre solo le scuole medie faranno un passo indietro, con 8mila alunni in meno. Il saldo positivo è 26mila in più, ma non ci saranno assunzioni.
A. Cam

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