da proteonews-il punto di fine anno-di Omer Bonezzi
EDITORIALE: IL PUNTO DI FINE D'ANNO RSU Conclusa la tornata elettorale, possiamo affermare che da domani nella scuola tutto cambia. La percentuale dell'affluenza al voto manda a dire al...
EDITORIALE: IL PUNTO DI FINE D'ANNO
RSU
Conclusa la tornata elettorale, possiamo affermare che da domani nella scuola tutto cambia.
La percentuale dell'affluenza al voto manda a dire al governo, all'ANP-ANQUAP ( associazione presidi e Dsga) e ad un pezzo di Gilda che la scuola non vuole lo stato giuridico, ma il contratto, come tutti.
I sindacati confederali si attestano vicino al 70% dei consensi, per cui la scuola premia chi ha firmato il contratto. La cgil-scuola si attesta, dati provvisori, al 33-34 % (nella precedente tornata era al 26%) per cui viene premiata la coerenza contro la Legge Moratti. Gilda si dimezza e si avvia verso il viale del tramonto. E l'improbabile Anp-anquap (Presidi e dsaga legati al governo) vengono sconfitti. Coloro che avevano costruito le proprie fortune sulle separazioni (Gilda, Anp-anquap) perdono la loro prospettiva.
Legge Moratti e scuola primaria
La nostra associazione non si nasconde che la strada è ancora in salita.
Sui temi della legge Moratti, si tratta ora di continuare sul piano sindacale e professionale ad ostacolare lo smantellamento del tempo pieno e del tempo prolungato.
Il primo appuntamento sarà quello delle iscrizioni degli alunni alla scuola primaria.
Non ci possono chiedere di ridurre il danno. Non possono chiederci di collaborare allo smantellamento della scuola pubblica.
La partita si gioca inoltre sulla richiesta ai collegi docenti di progettare la scuola secondo la legge Moratti:
Il decreto non è ancora operativo ed i collegi non devono giocare d'anticipo. Non un collegio collabori, si aspetti il decreto e poi leggendolo, a definizione avvenuta, utilizzando la legge sull'autonomia scolastica ed il titolo V della Costituzione si potrà evitare di dare attuazione a tutor e altre sciagure. Successivamente i collegi, utilizzando il proprio ambito scientifico e professionale potranno dimostrare l'inapplicabilità del primo decreto Moratti.
Tecnici e Professionali trasformati in formazione professionale regionale
Appello per la valorizzazione degli Istituti tecnici e Professionali.
Conclusa la tornata elettorale occorre continuare nella raccolta delle firme. C'è a disposizione tutto il mese di Dicembre e Gennaio. Tutti sono giustamente concentrati sui disastri che si stanno consumando nella scuola primaria, ma le intenzioni bellicose del Governo sono più gravi sul versante della scuola superiore poiché vogliono declassare i tecnici e professionali in formazione professionale alle dipendenze delle regioni.. A quei colleghi, pochi, che sognano di fare come il Trentino, ricordiamo che esiste anche la Puglia dove gli operatori della formazione professionale non hanno visto lo stipendio per quasi due anni.
Programmi politici sulla scuola
Infine sul futuro: si sta concludendo una fase politica e se ne apre una nuova. Tutte le forze politiche stanno rivedendo le proprie posizioni sulla scuola. Chi scriverà i loro programmi? Il documento di Prodi sull'Europa apre delle buone prospettive sul futuro della scuola.
Diliberto (PdCI) sostiene giustamente che la legge Moratti andrà abrogata.
Notiamo, però, posizioni "distanti" dalla realtà della scuola, non ultima quella di una dotta filosofa della direzione dei DS che nei convegni di liberal (Adornato) si dichiara a favore dello stato giuridico che, facciamo presente, non trova consenso da parte della scuola, come, peraltro, dimostra l'esito elettorale. Non ultima la proposta di un celebre segretario di un Ministro del governo dell'Ulivo che, sul reclutamento, è identica a quella di Berlusconi. A nome di chi parlano? Intanto maliziosamente chiediamo: se le posizioni sono così coincidenti, perché all'originale uno dovrebbe preferire l'imitazione?
Omer Bonezzi