Concorso all’Ergife, l’odissea infinita dei docenti che vogliono andare all'estero
lLa Flc Cgil chiede «l’annullamento
ALESSANDRA MIGLIOZZI
Ore di attesa in fila, al freddo e sotto la pioggia, prima dell’inizio delle prove. Tempi infiniti di identificazione dei candidati. Libroni dei quiz con le domande che continuano a sparire dalla sede d’esame. Quesiti identici riproposti nella sessione di inglese e in quella di tedesco. L’odissea del concorso indetto dalla Farnesina per i docenti che vogliono insegnare all’estero va avanti all’hotel Ergife. Il primo giorno è finito con la prova di francese annullata e rimandata a martedì. Un candidato («un sabotatore» secondo il Formez Italia, che gestisce la somministrazione dei test) ha polemizzato sulla composizione del compito. La vicenda si è conclusa con l’arrivo delle forze dell’ordine, l’annullamento e il rinvio del quiz.
Anche la prova di spagnolo di giovedì è stata posticipata: non c’era più tempo per farla. Ieri, nella seconda giornata di concorso, non ci sono stati annullamenti, ma i candidati continuano a lamentare «irregolarità» e una «pessima organizzazione della selezione» di cui la Flc Cgil chiede «l’annullamento perché - spiega Massimo Mari, comparto estero - i libroni con i quiz sono usciti dalla sede di esame e non sarebbe dovuto accadere». Il sindacato Anief annuncia «ricorsi». La Uil sta offrendo sostegno legale. I docenti sono divisi fra reciproche accuse («chi ha trafugato i libri dei test portandoli a casa ha compiuto un atto vergognoso», dicono alcuni, mentre altri tengono nascosto nella borsetta il maltolto) e fazioni pro e contro i ricorsi, che si stanno scatenando anche su facebook.
Ieri la trafila è cominciata intorno alle 8, ma prima di due ore il compito di inglese non è partito. Tutto si è concluso in tarda serata. «Un tempo infinito», lamentano i docenti che hanno fatto verbalizzare alcune irregolarità: «I libroni continuano ad essere portati via - spiega Claudia Zito, docente di Iglesias -. E anche se ci sono faldoni con copertine di colore diverso le domande sono sempre le stesse. Molti di questi libroni stanno sui corridoi dove la gente li prende liberamente». I libri contengono le domande da cui poi vengono estratti a sorte i quiz. Chi se li porta a casa e partecipa a più prove è «avvantaggiato» criticano i prof. Qualcuno ieri andava a caccia di fotocopie sotto banco. Sembra che qualche libro sia stato anche venduto.
Il presidente del Formez Italia, che ha preparato i quiz e dà sostegno nella logistica, risponde alle accuse: «Ci sono stati ritardi, è vero, ma alcuni membri dello staff sono rimasti imbottigliati nel traffico. E comunque la tempistica era quella prevista - spiega Secondo Amalfitano -. Abbiamo dovuto concentrare le prove in pochi giorni per motivi di risparmio e per non creare disagio a chi faceva più selezioni. È vero sono stati trafugati dei libroni ma per noi il concorso va avanti: il numero di quelli rubati è esiguo. Piuttosto forniremo informazioni in merito alla magistratura. Da dei docenti non ci saremmo aspettati un comportamento simile. Le domande identiche? Il sorteggio è casuale. Può capitare. Ma il sistema è collaudato e trasparente».