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Bonus docenti, sono ancora fermi i 500 euro per l'aggiornamento

Card, voucher o contanti? Non c’è ancora la soluzione per pagare libri, software, corsi di formazione. Che non coprirà le spese tra l’1 settembre e la data di emissione

10/11/2016
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Corriere della sera

Antonella De Gregorio

Promessi e sicuri, ma quei 500 euro per pagarsi libri e corsi di formazione, spettacoli, ingresso a musei e software, agli insegnanti non sono ancora arrivati. E non ci sono certezze sulla data in cui il ministero dell’istruzione erogherà il credito di 500 euro a professori e insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado per spese di tipo culturale e professionale. Sulla carta, il credito riguarda l’intero anno scolastico, a partire da settembre. E nella legge di Stabilità i fondi per coprire le spese ci sono: 350 milioni di euro, per i 700mila insegnanti di ruolo. Ma a differenza di quanto accaduto l’anno scorso, il «bonus docenti» quest’anno non potrà essere accreditato direttamente in busta paga: procedura che richiederebbe un’apposita norma, come accadde per l’anno 2015/16, con una procedura straordinaria. Non è però previsto un altro analogo intervento legislativo.

Il bonus

Nell’anno in corso, i 500 euro dovrebbero essere «caricati» su una carta prepagata, come già previsto per il «bonus» dei diciottenni. Ma la card non è ancora stata distribuita e tra gli insegnanti serpeggia il timore che i soldi possano non arrivare, o essere accreditati troppo tardi, per esempio, per consentire la partecipazione a corsi di aggiornamento e formazione i cui termini di iscrizione scadono entro la metà di novembre. Nell’incertezza se il bonus da 500 euro potrà essere usato per coprire spese dal 1° settembre, il consiglio dei sindacati agli insegnanti è di aspettare l’arrivo della carta elettronica. «Ci sta lavorando la direzione sistemi informativi», fanno sapere dal Miur. L’ipotesi è che si tratterà di una carta tipo Poste Pay o social card.

Verifiche

In sospeso, intanto, anche la verifica delle spese dello scorso anno: le voci non autorizzate perché i soldi non sono stati spesi nel modo giusto potrebbero essere detratte dall’importo che il Miur caricherà sulla carta elettronica. La data per rendicontare le spese dell’anno passato è slittata dal 31 agosto al 15 settembre; le verifiche della corrispondenza e idoneità di ricevute, scontrini fiscali, fatture, sono ancora in corso e rischiano di ingarbugliare l’erogazione del bonus per quest’anno. Per semplificare la fruizione dei corsi e i controlli (che gravano sulle segreterie scolastiche), la soluzione dovrebbe essere la piattaforma per la formazione online alla quale tutti i docenti potranno iscriversi, prevista dal maxi piano di formazione obbligatoria varato il mese scorso.


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