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AprileOnLine: La conoscenza precaria

Le segreterie nazionali Flc Cgil, Cisl e Uil Università e Ricerca hanno indetto lo sciopero generale dell'Università e della Ricerca pubblica rispettivamente il 17 ed il 20 novembre per rivendicare un cambio sostanziale nei contenuti della Legge finanziaria

19/10/2006
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Aprileonline

di Wolfango Pirelli

Le segreterie nazionali Flc Cgil, Cisl e Uil Università e Ricerca hanno indetto lo sciopero generale dell'Università e della Ricerca pubblica rispettivamente il 17 ed il 20 novembre per rivendicare un cambio sostanziale nei contenuti della Legge finanziaria per quanto riguarda questi importanti comparti della conoscenza.
A fronte di una dichiarata volontà della maggioranza di Governo, prima delle elezioni, di mettere al centro delle politiche di sviluppo del nostro Paese la conoscenza e quindi i luoghi nei quali si fa formazione e ricerca, nei fatti la proposta di legge finanziaria 2007 non prevede strumenti e risorse adeguate al raggiungimento di questo obiettivo.
In particolare si pongono alcuni nodi che riguardano sia l'Università che la Ricerca pubblica.

Il mancato investimento in termini di risorse finanziarie a sostegno delle attività degli Atenei e degli Enti Pubblici di Ricerca. Nel caso dell'Università le risorse aggiuntive stanziate per il Fondo Ordinario degli Atenei sono al di sotto dell'inflazione programmata e non consentirà nemmeno di compensare i maggiori impegni professionali del personale contrattualizzato.
Nel contempo il taglio degli scatti di anzianità ai docenti universitari è sbagliato perché colpisce in modo particolare i giovani ricercatori, utilizzando, peraltro, lo stato di non contrattualizzazione in cui si trovano i docenti universitari. Mentre le risorse destinate alla ricerca, anche attraverso la costituzione del Fondo Unico, vengono destinate prevalentemente alla ricerca privata e non finalizzata alla ricerca di base. In tal senso gli Enti pubblici di Ricerca ricevono una parte insufficiente di tali risorse.

Il secondo tema della mobilitazione sindacale che riguarda anch'esso Università e Ricerca è il precariato che raggiunge in questi comparti percentuali elevatissime ed è caratterizzato da significativi elementi di qualità e competenze professionali. Anche su questo tema la legge finanziaria elude e non affronta i problemi.
Università ed Enti di Ricerca debbono poter utilizzare le risorse del budget ad essi assegnato, ed entro i limiti previsti, per procedere progressivamente alla stabilizzazione dei lavoratori precari, senza ulteriori vincoli.

Su questo tema Cgil, Cisl e Uil hanno presentato, nelle settimane scorse, precise proposte che prevedevano la trasformazione degli attuali contratti a tempo determinato, che si sono svolti con una procedura selettiva, in contratti a tempo indeterminato. Cosi come avevamo proposto che le tante forme di contratto oggi esistenti (es. assegni di ricerca, borse di studio ecc..) si trasformassero, attraverso una procedura selettiva, in contratti a tempo determinato.
E' questo il modo migliore e qualitativamente possibile per stabilizzare le decine di migliaia di precari che oggi lavorano nelle Università e negli Enti di Ricerca.
Ma per fare questo ci vogliono risorse da assegnare agli Atenei ed agli Enti Pubblici di Ricerca e si deve prevedere una piano straordinario di assunzioni che noi proponiamo siano almeno 30.000 nei prossimi 3 anni.

Infine con la legge finanziaria si riduce l'autonomia degli Enti di Ricerca attraverso la sostituzione dei presidenti e dei Consigli di Amministrazioni con il ruolo centrale che viene assegnato ai Direttori Generali.
Non si tratta di difendere o meno gli attuali assetti di governo degli Enti, ma rivendicare l'autonomia degli Enti sulle scelte da compiere e riaffermare il ruolo centrale che deve svolgere la comunità scientifica nella definizione degli obiettivi e nell'indicazione delle priorità. Vi sono quindi ragioni sufficienti perché gli scioperi del 17 e del 20 novembre e le manifestazioni nazionali che si svolgeranno a Roma riescano.

Nelle prossime settimane si svolgerà una straordinaria tornata di assemblee in tutti i luoghi di lavoro dell'Università e della Ricerca affinché cresca la partecipazione e l'impegno per la riuscita degli scioperi. Cosi come, sulla base di precisi e puntuali emendamenti presentati unitariamente, saremo impegnati in un confronto ravvicinato con tutti i gruppi parlamentari.

*Segreteria nazionale Flc Cgil


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