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Toscana: Disastro scuola

Silvia Casagrande

20/08/2011
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l'Unità

Contro chi sbandiera le immissioni in ruolo di 67mila precari come la prova dell' impegno del governo a favore della scuola, la Federazione dei lavoratori della conoscenza della Cgil regionale e provinciale è tornata all'attacco, stavolta armata di grafici, per illustrare il caos che regna negli istituti. In Toscana, a conti fatti, nel triennio della famigerata legge 133 sono stati tagliati 6mila posti di lavoro, tra docenti e personale ausiliario. Ma nello stesso periodo il numero degli studenti è continuato a crescere. «Gli organici sono insufficienti a far funzionare la scuola», assicura il segretario regionale della Flc Raffaele Biancalani, che ha annunciato una manifestazione nazionale per il22 ottobre, commentando anche gli effetti dell'ultima manovra finanziaria sui lavoratori del comparto scolastico: «In questo momento di crisi vengono colpiti i più deboli, mentre i potenti conservano i propri privilegi». I più deboli sono i docenti che si vedono sottrarre per uno o due anni Trattamento di fine servizio e tredicesima, «un furto» secondo Alessandra Faini del centro nazionale Flc, ma sono anche gli studenti, costretti in classi sempre più affollate e la prospettiva di iniziare a fare lezione sul serio ad autunno inoltrato, visto che la procedura delle famose immissioni in ruolo non è stata ancora avviata. La prossima tappa sarà l'incontro di lunedì all'Ufficio scolastico regionale, quando dovrebbe venire ufficia-lizzato il numerodei docenti e ausiliari in più che saranno concessi alla Toscana e a Firenze, in risposta alle richieste di sindacati ed Enti locali. L'assessore provinciale all'istruzione Giovanni Di Fede ha parlato di 170 insegnanti in più, di cui una cinquantina a Firenze, ed è uscito ottimista da un primo incontro con la dirigente Angela Palamone. La Flc fiorentina ha calcolato che sarebbero stati necessari 45 prof in più per far funzionare la scuola, già colpita da forti tagli sull'organico di diritto e alle prese con iscrizioni sempre più numerose. Dall'anno scolastico dal 2008 a oggi gli studenti sono aumentati infatti di 4756 unità, 1799 solo tra l'anno scorso e il prossimo. «Si sta parlando di quasi 4800 studenti in più. Anche ponendo di fare classi molto numerose, di 30 alunni ciascuna – spiega il segretario generale della Flc Firenze Alessandro Rapezzi - siamo di fronte a 150 classi in più negli ultimi 4 anni. Ma nello stesso periodo, invece di aumentare, gli insegnanti sono diminuiti ». A Firenze siamo passati dai 9622 docenti del 2008 ai 9106 del prossimo anno scolastico: 516 in meno. Mentre gli ata a saltare sono stati 455:«Meno custodi significa meno sicurezza, meno sorveglianza e meno assistenza», conclude Rapezzi. Lo stesso trend si registra a livello regionale: gli studenti erano circa 425mila nel 2005 e 463mila nel 2011, oltre 30mila in più. Ma nel 2009 sono stati tagliati 1719 posti docente, nel 2010 1121 e ora altri 917: un totale di 3757 professori in meno a fronte di 12mila alunni in più a cui va aggiunto il taglio di 2185addetti tecnicoamministrativi.


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