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Terni. Scuole senza presidi e mancano pure i vice

Prima campanella senza il dirigente in sei istituti della città

01/09/2014
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Il Messaggero

di Lucilla Piccioni

LA QUESTIONE

Impossibile mandare in presidenza gli studenti scalmanati, far firmare le circolari,mettere a punto l'orario dei docenti, prendere decisioni sulla didattica, sulle attività integrative, il capo d'istituto non c'è; quello vecchio è andato in pensione e nessuno lo ha sostituito, nessun nuovo dirigente ha preso fino ad ora servizio. Inizio d'anno senza preside per sei istituti ternani e a Narni, al comprensivo che accorpa anche le scuole di Otricoli e Calvi, non c’è neppure il vice.

Anche se il quindici settembre suonerà la prima dell’anno per quasi tutte le scuole ternane trovare i sei dirigenti per i posti lasciati vuoti non sembra cosa facile, e neppure veloce. Perché i presidi vincitori dell’ultimo concorso hanno tutti trovato posto, la graduatoria è esaurita. Per nominare i capi d’istituto nelle sedi vacanti bisognerà raccogliere le disponibilità ossia sentire gli altri capi d'istituto, già presidi, già con una scuola sulle spalle e chiedere se sono disponibili ad assumere la reggenza di un altro istituto.

«L'incremento di stipendio che si ottiene con la reggenza è davvero irrisorio se si pensa alla mole di lavoro che comporta avere la gestione di una seconda scuola. Si rischia di non riuscire a seguire tutto quello che si dovrebbe con un calo nella qualità in termini didattici» spiega Tommaso Dionisi della Cgil.

Le sedi che sono disponibili rappresentano già da sole istituti molti popolati: c'è il comprensivo Marconi che conta quasi novecento alunni, la direzione didattica Jole Orsini di Amelia, l'Istituto comprensivo Benedetto Brin, uno tra i più popolati di Terni, la direzione didattica Aldo Moro che raccoglie elementari e materne, sempre a Terni e l'istituto professionale Sandro Pertini che è tornato ad essere autonomo dopo essere stato accorpato per qualche anno all'Itis Allievi. Si tratta di una delle scuole storiche della città, un istituto professionale che ha laboratori e collaborazioni con aziende ed università. Una serie di attività importanti per gli studenti ma che hanno bisogno di essere seguite molto da vicino.

Assumere la reggenza di istituti così grandi e complessi non è certo lavoro di poco conto. Ma i presidi non sono gli unici a mancare all'appello per il nuovo anno scolastico ormai alle porte. Sottodimensionati, ridotti all'osso anche i collaboratori scolastici, i bidelli. Per avere la dimensione precisa del buco nero nei collaboratori scolastici bisognerà aspettare i primi di settembre perché qualche posto in più di solito si recupera proprio all'inizio del mese. Ma di certo il divario tra coloro che prenderanno servizio e quelli che sarebbero necessari rimarrà comunque sproporzionato. L'anno scorso alla materna di Torre Orsina non si poteva garantire l'apertura perché mancava il bidello. Il direttore didattico ogni mattina è dovuto andare ad aprire fisicamente la scuola.


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