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Repubblica-Torino-Il rebus della nuova pagella

Con la riforma Moratti ogni istituto deve fare da sé: in molti hanno però scelto il vecchio modello ministeriale Il rebus della nuova pagella Scuole in difficoltà, prof e genitori per...

08/01/2005
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la Repubblica

Con la riforma Moratti ogni istituto deve fare da sé: in molti hanno però scelto il vecchio modello ministeriale
Il rebus della nuova pagella
Scuole in difficoltà, prof e genitori perplessi
Tanti dubbi sui termini della materie che cambiano ogni anno
Costi aggiuntivi per gli stampati e le modifiche ai sistemi informatici
TIZIANA CATENAZZO


Smaltite le maxivacanze, la scuola riapre lunedì con l'ansia da pagella che sarà consegnata in molti casi nelle prossime settimane. E la novità è questa: la preoccupazione maggiore spetta a presidi, maestri e professori più ancora che agli studenti. Perché le vecchie pagelle ? quelle che stampava il Poligrafico dello Stato ? e le classi elementari, con la prima della scuola media (sono quelle toccate dalla riforma) avranno da quest'anno una scheda nuova: la "scheda personale dell'alunno", in base alla circolare ministeriale del 3 dicembre, che ha davvero gettato nel panico i dirigenti e le segreterie. Ogni scuola avrà la propria pagella, quindi, decidendo forme, colori, criteri e modelli per proprio conto. "Contro l'intenzione del dirigente Carlo Sinicco della Pacchiotti ? hanno fatto sapere i rappresentanti dei genitori della elementare Ricardi di Netro (Andrea Martelli, Luisa Mazzi e Rosalba di Rosa) ? che ha anche stravolto il piano dell'offerta formativa, noi chiediamo l'utilizzo delle vecchie schede di valutazione, per assicurare che la scuola sia ancora una ?scuola di Stato', e garantire a tutti i bambini un livello di conoscenze confrontabile su scala nazionale". Allarmanti, anche i toni usati da Guido Montanari e Lorenzo Varaldo, del Manifesto dei Cinquecento: "Sarebbe questa la prima volta, in Italia, in cui avremo pagelle la cui certificazione diventa discutibile, opinabile. La direzione verso cui va la riforma è proprio questa, dopo aver già aggredito i programmi disciplinari, e cioè di smantellare il sistema della scuola nazionale facendo perdere ogni valore legale ai titoli di studio. Ma è una cosa gravissima: paradossalmente ogni scuola può fare ciò che vuole, e comportarsi come meglio ritiene. Non ci sarà più unità, omogeneità, né formale né sostanziale, da un istituto all'altro". Nunzia Del Vento, dirigente della scuola elementare Gabelli: "Noi abbiamo deciso, come tutte le scuole del sesto distretto, di adottare la vecchia scheda ministeriale, perché del resto avevamo già adottato un Pof rispettoso della vecchia normativa, e quindi sarebbe stato un controsenso, ora, scegliere le nuove pagelle. Per l'anno prossimo, vedremo? faremo un adeguato lavoro di ricerca: del resto le circolari arrivano come sempre tardissimo". Gabriella Mortarotto, dirigente dell'istituto comprensivo Di Nanni, di Grugliasco: "Abbiamo riprodotto a spese nostre le vecchie pagelle, con alcune modifiche, che riguardano l'insegnamento della religione e le diverse attività integrative. E' stato molto complicato, per la segreteria, adeguare il sistema operativo del ministero alle nostre esigenze, e inoltre ci sono state spese aggiuntive, per il nostro bilancio: fino all'anno scorso le pagelle ci venivano fornite da Roma, e quindi arrivavano alle scuole attraverso le direzioni scolastiche regionali. Ma noi abbiamo scelto di riferirci alle vecchie pagelle anche per alcune difficoltà di terminologia, non proprio irrilevanti, che in caso contrario avremmo dovuto affrontare, e cioè: se i nomi di alcune materie sono cambiati (educazione musicale, ad esempio, o educazione artistica), come giustifichiamo i contratti dei docenti assunti sulla base delle vecchie diciture? E il fatto che in prima media si faccia ?educazione all'immagine', e poi in seconda e in terza la ?vecchia' educazione artistica?".


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