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Repubblica-Palermo-"Sdoppiare i licei sovraffollati" Ma i presidi bocciano la proposta

LA POLEMICA Il Consiglio scolastico provinciale propone di "clonare" 16 istituti superiori con più di mille alunni "Sdoppiare i licei sovraffollati" Ma i presidi bocciano la proposta...

20/01/2006
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la Repubblica

LA POLEMICA
Il Consiglio scolastico provinciale propone di "clonare" 16 istituti superiori con più di mille alunni
"Sdoppiare i licei sovraffollati" Ma i presidi bocciano la proposta
Rischiano di essere "tagliati" anche Meli Cannizzaro, Galilei Croce e Margherita
SALVO INTRAVAIA


Licei nuovi per decongestionare quelli che scoppiano di iscritti? Il mondo della scuola si divide dopo la presa di posizione del Consiglio scolastico provinciale, che si è pronunciato per lo sdoppiamento di sedici istituti superiori (quattordici in città e due in provincia) perché sovraffollati. Già dal prossimo anno potrebbero essere "clonate" scuole con grandi tradizioni storiche, come i licei scientifici Cannizzaro, Galilei e Croce, i classici Meli e Vittorio Emanuele II, tutti gli istituti alberghieri (Cascino, Florio e Borsellino) e il tecnico per il turismo Marco Polo. E ancora, due dei tre istituti tecnici industriali (il Vittorio Emanuele III di via Duca della Verdura e il Volta, di viale dei Picciotti), gli Ipsia Medi e Salvemini e l'ex istituto magistrale (oggi liceo socio-psicopedagogico) Margherita, in pieno centro storico. In provincia potrebbero essere sdoppiati l'istituto tecnico commerciale Sturzo di Bagheria e l'istituto superiore (liceo classico, scientifico) di Lercara Friddi. Tutte scuole che hanno superato i 1.200 alunni.
"L'eccessivo sovradimensionamento degli istituti sopra elencati, rispetto ai parametri ottimali previsti dalla normativa (500-900 alunni), impone con urgenza e indilazionabilità altri interventi di nuove istituzioni", si legge nel verbale dell'ultima seduta del Consiglio scolastico provinciale (organo di rappresentanza del personale della scuola, delle istituzioni e del mondo dell'economia e del lavoro).
Ma i presidi non ci stanno. "Nessuno ci ha informato", dicono. E mostrano chiaramente di non essere d'accordo. "Per fare operazioni di questo tipo - dice la preside del Margherita, Concetta Guagenti - ci vogliono garanzie. Gli alunni non sono cose che si spostano da un posto all'altro. E poi i locali dove sono?". Il capo d'istituto dello storico magistrale, che ha raggiunto quota 2.179 studenti, è assolutamente contrario allo sdoppiamento: "La nostra è una realtà complessa e delicata. In questi anni abbiamo lavorato per creare indirizzi (socio-psicopedagogico, linguistico, artistico, musicale e umanistico) per andare incontro alle esigenze del mercato del lavoro. Temo che il dimensionamento possa essere dannoso".
Sullo stesso fronte è il preside del Cannizzaro, Aldo Zanca. "I numeri di per sé dicono poco - dice - e la norma che stabilisce 500-900 alunni non mi ha mai convinto. Occorre vedere caso per caso. Per noi avere quasi 1.600 alunni non è un grosso problema. E poi perché non ci chiedono cosa ne pensiamo prima di fare proposte?".
Il preside del Marco Polo, Vincenzo Amato, trova la proposta "illogica". E aggiunge: "Che senso avrebbe "tagliare" le scuole adesso, prima dell'attuazione della riforma del superiore che probabilmente ridimensionerà automaticamente gli istituti tecnici e professionali?".
Perplessi anche gli amministratori della Provincia, l'ente che ha in carico gli istituti superiori. Il provveditorato agli studi ha chiesto a Palazzo Comitini di assumersi gli oneri dello sdoppiamento del Margherita. L'assessore alla Pubblica Istruzione, Vincenzo Gargano, fa sapere che l'eventualità "non appare una scelta auspicabile, soprattutto dal punto di vista della qualità dell'offerta didattica che la scuola propone".


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