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Repubblica-Palermo-Il prof privato? È un computer

I PROBLEMI DELL'ISTRUZIONE Tra qualche giorno gli alunni potranno recuperare attraverso Internet i loro "debiti formativi" Il prof privato? È un computer Corsi di recupero onl...

05/01/2005
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la Repubblica

I PROBLEMI DELL'ISTRUZIONE
Tra qualche giorno gli alunni potranno recuperare attraverso Internet i loro "debiti formativi"
Il prof privato? È un computer
Corsi di recupero online ma le scuole non sono pronte
Su un sito si possono scaricare esercizi e lezioni sotto l'occhio vigile dell'e-tutor
"Nessuno ci ha detto nulla" ammette il preside del liceo scientifico Einstein
SALVO INTRAVAIA


Il computer al posto del professore privato. Il ministero dell'Istruzione lancia PuntoEdu/Sos Studenti ma le scuole non sono ancora preparate. "Nessuno ci ha comunicato nulla, non ne sappiamo parlare" ammette Salvo Chiaramonte, preside del liceo scientifico Einstein di Palermo. Eppure al rientro dalle vacanze di Natale e a pochi giorni dalla chiusura del primo quadrimestre, centinaia di studenti delle scuole superiori della provincia di Palermo potrebbero sfruttare l'opportunità delle cosiddette "ripetizioni online" e recuperare attraverso Internet i debiti formativi dello scorso anno scolastico o le lacune accumulate nei primi mesi di lezione.
Ma tra la teoria e la pratica si frappongono una serie di difficoltà organizzative, tecnologiche e economiche che sembrano stoppare l'iniziativa prima ancora che possa spiccare il volo. "In ogni caso - continua Chiaramente - ho molte riserve sulla possibilità di coinvolgere un numero piuttosto elevato di alunni in questa iniziativa. Nella mia scuola, su mille studenti almeno trecento hanno il debito nelle quattro discipline proposte dal ministero".
Secondo l'Indire, l'Istituto nazionale di documentazione per innovazione e la ricerca educativa, dallo scorso 16 dicembre gli studenti del biennio della scuola secondaria di secondo grado, che hanno riportato debiti formativi (gli ex rimandati a settembre) in Matematica, Fisica, Inglese e Latino, possono iscriversi alla piattaforma elettronica e seguire una serie di iniziative predisposte dagli esperti che lavorano sul sito ministeriale specializzato nell'e-learning (l'insegnamento elettronico, alla lettera) per agevolare i ragazzi nel recupero dei debiti.
Tra le novità i "giochi a squadre" per "promuovere lo studio tra pari e approcciare le discipline in modo più coinvolgente", lezioni da scaricare, esercizi online e chat. E ancora, "lavagne elettroniche e forum tematici per la socializzazione dei problemi, eventi sincroni in chat per richieste di chiarimento e supporto just-in-time, esercitazioni assistite da moderatori in ambienti dedicati, nonché una community in cui gli studenti potranno incontrarsi e socializzare esperienze". Il tutto sotto l'occhio vigile dell'e-tutor, il docente che dovrebbe dapprima chiedere al preside la registrazione della scuola al sito www.indire.it e successivamente studiare "le oltre trecento attività di apprendimento ideate da esperti, docenti universitari e insegnanti", stabilire quali ragazzi inviare all'apprendimento online, seguirli in tutto il percorso per verificarne, infine, i risultati.
Ma le difficoltà per avviare il recupero in rete sono quasi insormontabili. " "Una scuola su quattro - dichiara Roberto Tripodi, preside dell'industriale Volta di Palermo - ancora non ha un collegamento stabile a Internet e solo metà ha un numero sufficiente di aule multimediali e posti-computer". Poi ci sono problemi economici e organizzativi. Da dove devono prendere i soldi le scuole per Sos Studenti? E quando dovrebbero seguire i corsi on line i ragazzi? "I fondi per i cosiddetti corsi di recupero sono già stati impegnati dalle scuole ed è impensabile attingere al fondo d'istituto. Chi paga i tutor, i bidelli e i tecnici di laboratorio?", si chiede Tripodi. E non solo. A metà anno le scuole hanno già programmato l'utilizzo delle aule computer. "Il ministero farebbe bene a preparare per tempo queste iniziative".


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