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Mess.Veneto-Bidelli, da giovedì sciopero degli straordinari

Bidelli, da giovedì sciopero degli straordinari L'agitazione riguarda in provincia, a livello più complessivo, oltre 1.100 esponenti del personale Ata I lavoratori rivendicano nuove immission...

28/11/2005
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MessaggeroVeneto

Bidelli, da giovedì sciopero degli straordinari
L'agitazione riguarda in provincia, a livello più complessivo, oltre 1.100 esponenti del personale Ata I lavoratori rivendicano nuove immissioni in organico: "Basta tagli, professionalità da valorizzare"


Protesta di 1.170 esponenti del personale Ata della scuola, da questo giovedì, 1 dicembre. Settimana a rischio di stabilità sui servizi aggiuntivi e lo straordinario, nei 49 istituti del Pordenonese, con vertenza "bollente" tra bidelli e viale Trastevere, fino a San Silvestro. Pullman targato Cgil in partenza, giovedì, alla volta di Roma per partecipare alla manifestazione nazionale che sfocerà davanti al ministero dell'istruzione: in capo alla protesta le assunzioni in ruolo, la difesa della professionalità e la funzionalità dei servizi.
"Basta con i tagli: i lavoratori Ata rivendicano l'immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e sono oltre il 40% dell'organico provinciale - arringa il sindacalista cigiellino Gianfranco Dall'Agnese -. Vogliono la mobilità verticale bloccata da anni e la valorizzazione delle professionalità amministrative, tecniche e ausiliarie. Poi, un'area tecnica e laboratori in ogni scuola, nuove norme a tutela dei lavoratori inidonei".
Dalle ragioni nazionali, alle locali: lo sciopero si spalma su tutto il mese, in provincia di Pordenone. L'astensione dal lavoro straordinario e il blocco di tutte le attività aggiuntive rischiano di mettere sottosopra la "routine" scolastica, già provata da organici Ata bucati come un tiro a segno in certi plessi provinciali (istituti comprensivi, media Torre e direzione didattiche, soprattutto).
"Mancano una quarantina di posti all'appello dei bisogni delle nostre scuole - va al sodo della questione il sindacalista Dall'Agnese -. Inoltre, una sessantina di bidelli inidonei per motivi di salute non è adeguatamente sostituita e le conseguenze del carico di lavoro, le pagano ingiustamente i colleghi. Sono aumentati 700 alunni in aula e diminuiti 21 posti Ata: i conti si chiudono a perdere, per il 2005".
Non va meglio il futuro, sulle assunzioni in ruolo 2006: rari come tartufi, i posti preventivati per il settore Ata. I 900 euro mensili di paga-base per un bidello e mille per gli altri profili professionali con le prospettive aleatorie di stabilità lavorativa, dicono il disagio della categoria. Il sindacato Cgil invita alla sfida e gioca la partita contro viale Trastevere su più tavoli, compreso quello della riforma nelle superiori. Alla manifestazione nazionale del personale Ata si somma la diffida del consiglio dei ministri sui quadri orari del teorema Moratti, in materia di religione cattolica: non c'è Natale che tenga.
"L'insegnamento della religione cattolica e le attività alternative non possono essere obbligatori per conteggiare il monte ore di frequenza necessario alla validità dell'anno scolastico - sostengono i cigiellini -. La discriminazione degli studenti, sulla base delle loro libere scelte religiose, laiche o atee, non ha diritto di scuola".
Chiara Benotti


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