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La Regione inasprisce i criteri di dimensionamento: nel Sannio sempre meno scuole autonome

La Cgil a livello regionale e provinciale è preoccupata per una decisione dell’assessore regionale che, stabilendo in maniera rigida, il criterio dei 900 alunni iscritti come minimo, colpirà le zone interne.

27/12/2012
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da ilvaglio.it

A darne notizia è il segretario provinciale della Cgil, Vincenzo Delli Veneri con la seguente nota: “La comunicazione dell’Assessore Miraglia che rende ancora più confusa la complessa vicenda del dimensionamento della rete scolastica regionale, scompaginando le poche idee consolidate con quanto discusso in diverse sedi e anche in confronti pubblici.

Questo rende ancora più difficile un percorso complesso e doloroso che con serietà si stava sviluppando in Provincia di Benevento, grazie alla disponibilità al confronto democratico che l’Assessore provinciale Annachiara Palmieri ha portato al tavolo tecnico per il dimensionamento e la programmazione della rete scolastica provinciale.

Sembrava chiaro che la media di 900 alunni per istituto definita dalla conferenza Stato-Regioni, che prevedeva 930 alunni per le Regioni con più alta densità abitativa, come la Campania, dovesse subire un forte correttivo da attribuire alle zone interne, non solo per la bassa densità abitativa, ma anche per il contesto socio-economico, il sistema dei trasporti, le difficoltà orografiche che vive, e spesso subisce, il territorio sannita.

Insomma, se dovessimo distribuire gli alunni della Campania in funzione della densità abitativa dei diversi territori provinciali rispetto al parametro 930 alunni per istituzione scolastica (5 istituzioni x 930 alunni = 4.650 alunni) avremmo che una scuola della provincia di Napoli dovrebbe avere 3.495 alunni contro i 185 della provincia di Benevento. Si chiede, invece, una scuola con 930 alunni tanto al Vomero come nel paesino del Fortore. Già oggi le Istituzioni scolastiche autonome, sono 50 ogni 100 Km² per la provincia di Napoli contro le 3 del Sannio.

Sarebbe stata necessaria una ben diversa comunicazione da parte della Regione Campania con la individuazione del numero delle autonomie scolastiche da attribuire provincialmente, con l’atteso correttivo per le zone interne, che supportasse la delicata operazione che si sta svolgendo nel territorio sannita per realizzare l’obiettivo di una programmazione di almeno 3-5 anni e dare certezze ad ogni Istituzione scolastica autonoma. Non proporre il taglio di un quarto delle scuole del Sannio: da 63 a 47 scuole autonome!”.

“La comunità sannita – conclude Delli Veneri – sta ancora una volta subendo un attacco che complica la stessa sopravvivenza dei suoi piccoli Comuni, già decimati da una desertificazione difficile da arginare, che subiranno un definitivo colpo per la grave situazione scolastica a cui gli ultimi governi hanno sottoposto le nostre comunità con i loro provvedimenti che tagliano distruggendo l’intero sistema dell’istruzione pubblica. Non possiamo ancora subire in silenzio, ma, per invertire la china, c’è bisogno della partecipazione di tutti, anche con la complicazione delle festività in corso”.


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