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Gazzetta di Modena: Scuola ‘al verde’: niente prof in classe

Non sono chiamati i supplenti, per la Gilda è ‘barbarie educativa’

02/04/2006
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Gazzetta di Modena

Classi senza professori e senza supplenti? E’ un’accusa pesante quella Gilda di Modena che si è rivolta al Csa e alla Direzione scolastica regionale, definendo «barbarie educativa» quello che sta succedendo nelle scuole negli ultimi giorni.
«Continuiamo a ricevere segnalazioni da docenti e genitori di un permanente forte disagio nella sostituzione o mancata sostituzione degli insegnanti assenti nella scuola primaria e dell’infanzia», denuncia il coordinatore provinciale della Gilda, Rolando Gorni.
«In non pochi circoli didattici e istituti comprensivi della nostra provincia», i dirigenti scolastici starebbero interpretando in maniera restrittiva una recente nota la nota del Direttore Generale dell’ufficio scolastico regionale che ha invitato le scuole a fare i conti con le ormai esigue risorse finanziarie. «Accade così - prosegue la Gilda - che non solo nella scuola dell’infanzia non si ricerchi il supplente fin dal primo giorno dell’assenza del docente titolare, ma che pure nella scuola primaria si attenda, prima di assumere personale esterno, che siano decorsi almeno cinque giorni di assenza del titolare, e questo anche quando l’assenza è nota e certificata già come superiore ai cinque giorni».
Dalla seconda decade di marzo, precisa Gorni, «talune istituzioni scolastiche interrompono le procedure di assunzione con contratti a termine per supplenze brevi e saltuarie, anche quando le risorse interne di personale sono assolutamente insufficienti a provvedere ai bisogni». Genitori e docenti «ci riferiscono che per fronteggiare il mancato reperimento di personale esterno si utilizzano ore di compresenza o contemporaneità previste per realizzare progetti deliberati dai competenti organi collegiali dell’istituzione scolastica, così interrompendo il regolare svolgimento delle attività integrative».
Inoltre, «vengono impiegati i docenti di sostegno in funzione di «jolly», con grave pregiudizio per l’attività didattica di supporto e per l’integrazione degli alunni in situazione di handicap; si invitano gli insegnanti a prolungare l’orario quotidiano di lavoro senza retribuzione straordinaria, proponendo improbabili recuperi compensativi nel mese di giugno, a lezioni concluse; si dividono le classi senza docente, distribuendo gruppi di alunni alle altre classi». Ciò «in violazione di qualsiasi principio di sicurezza e di buon diritto degli alunni all’ordinato funzionamento dell’azione didattica».
La Gilda di Modena ha chiesto a Csa e Direzione scolastica regionale «quali azioni intendano adottare per rimediare a questa barbarie educativa che nega di fatto, nella scuola primaria e dell’infanzia, il diritto allo studio che pure dovrebbe essere garantito in ossequio alla nostra Costituzione». (vi.bra.)


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