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Gazzetta del Mezzogiorno-BAri-Iscrizioni nel caos"

La denuncia di Flc-Cgil "Iscrizioni nel caos" "Iscrizioni nel caos". Il segretario provinciale della Flc-Cgil, Mimmo Mileo, invita le famiglie a rivolgersi al sindacato per avere delu...

16/01/2005
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La Gazzetta del Mezzogiorno

La denuncia di Flc-Cgil

"Iscrizioni nel caos"

"Iscrizioni nel caos". Il segretario provinciale della Flc-Cgil, Mimmo Mileo, invita le famiglie a rivolgersi al sindacato per avere delucidazioni sul tempo-scuola e sul piano dell'offerta formativa. Dice: "Il momento delle iscrizioni ha assunto, negli ultimi due anni, un'importanza strategica per definire l'assetto e la configurazione della scuola. Le scelte che si compiono influiscono sulla qualità del sistema scolastico complessivo". Mileo bacchetta il ministero dell'istruzione: "Lo "spezzatino" orario (contenuto nella legge 53 ed affermato con forza nella circolare numero 90 del 2004), che dequalifica la nostra scuola accentuandone i caratteri di selettività sociale, può essere superato dalle scelte didattiche dei collegi dei docenti e dalle scelte consapevoli delle famiglie, adottando modelli organizzativi molto più significativi, unitari e compatti rispetto a quanto previsto dalla riforma Moratti". Riguardo alla circolare ministeriale, il sindacalista ritiene che vi sia "una grave omissione: non si citano più i modelli organizzativi del tempo pieno e del tempo prolungato, con l'evidente intenzione di forzare le scelte delle scuole e delle famiglie verso modelli di orario "spezzatino" che servono ad impoverire l'offerta formativa della scuola pubblica". Pone una serie di quesiti: "Un genitore che iscrive il proprio bambino alla frequenza per "l'intera giornata", quante ore avrà garantite? E chi iscrive il figlio per le "sole attività antimeridiane" quanto tempo potrà lasciare il figlio a scuola? E con quali servizi"? Un cenno per gli anticipi: "La stessa circolare "dimentica" che gli anticipi nella scuola dell'infanzia sono possibili solo in seguito ad intese regionali. In assenza di queste si favoriscono inserimenti selvaggi a discapito della qualità della scuola e della sicurezza degli alunni. I punti di riferimento da adottare sono i modelli organizzativi delle "sezioni primavera" e non, come il Miur ha proposto, "qualche funzione aggiuntiva a qualche collaboratore scolastico". I genitori dei bambini di due anni e mezzo devono pretendere dalle scuole la formazione di classi formate da alunni della stessa età". Giudizio negativo pure per la scuola superiore: "Si fa riferimento in modo illecito ad un inesistente decreto attuativo del "diritto/dovere ". Tale decreto non ha ancora compiuto il suo iter legislativo e, dunque, non ha alcuna validità normativa, favorendo confusione e disorientamento". La Flc-Cgil offre la propria consulenza ogni martedì e giovedì dalle 17,00 alle 19,30 in Crispi 83/c.


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