Arezzo, camper Cgil davanti al Marconi: “Teniamo i riflettori sempre accesi”
“Stesso Paese stessi diritti”, sabato 18 ottobre il camper della FLC CGIL ad Arezzo
Da La Nazione.it
Francesco Tozzi
Un flash mob davanti ai cancelli dell’Isis Valdarno per mantenere alta l’attenzione sul Marconi. Una cassa, un treppiede e via con la musica. La CGIL ha deciso di animare così il pomeriggio di ieri lungo viale Gramsci, portando a San Giovanni il camper dei diritti. Studenti, famiglie, insegnanti e collaboratori scolastici si sono ritrovati in strada per rendere visibile a tutti la loro condizione di disagio.
MAPPA PERCORSO TOSCANA
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“Abbiamo deciso - ha spiegato Luisa Attaguile, segretaria provinciale della FLC CGIL di Arezzo - di mettere in campo un’ulteriore iniziativa per mantenere i riflettori puntati su una vicenda che si protrae ormai da mesi. Studenti, docenti e personale scolastico stanno vivendo ancora una situazione di disagio e considerando che il Marconi è un istituto professionale è chiaro che a risentirne maggiormente sono le attività di laboratorio”.
La manifestazione si è svolta a seguito dell’assemblea di giovedì scorso, che ha messo a confronto il mondo della scuola con le amministrazioni comunali di Montevarchi e San Giovanni. E proprio il sindaco della città natale di Masaccio è passato per portare il proprio saluto.
“Partecipo con piacere - ha dichiarato Valentina Vadi - alla manifestazione della Cgil e prendo atto che in questo momento è l’unico sindacato che si sta interessando direttamente al caso dell’Ip Marconi. Mi sembrava opportuno esserci dopo aver partecipato all’assemblea, che è stata un’occasione preziosa di confronto tra persone che hanno diversi ruoli. Famiglie, studenti e insegnanti sollecitano le istituzioni a tenere alto il livello di attenzione sulla questione. Si tornerà in aula dopo le vacanze di Natale, ma chiediamo alla provincia un impegno forte per riqualificare tutto l’edificio”. Il primo cittadino ha ribadito infatti che la Regione avrebbe messo a disposizione 700mila euro per ristrutturare una parte di immobile. Un’operazione che però in molti non ritengono sufficiente.
Nella stesse ore è arrivato anche il commento di Marco Morbidelli, consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica: “Le soluzioni in via di realizzazione - ha sottolineato - sono completamente a norma, sicure e anche esteticamente piacevoli. E nessuno che si ricordi la storia tutta sangiovannese di questo edificio recuperato negli anni ‘80 e che fino al 5 settembre era stato ritenuto idoneo dalla stessa scuola. Dopo tutto ciò le soluzioni deve trovarle una provincia senza risorse perché quelle esistenti erano già destinate da anni a Montevarchi. Fate le vostre considerazioni e troverete la spiegazione”.