Una grande protesta dalle università italiane contro il ddl sullo stato giuridico
Dopo la manifestazione di oggi la lotta continua


Comunicato stampa di Enrico Panini
Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil
La manifestazione di oggi davanti al Senato ha rappresentato un momento molto importante e particolarmente riuscito della protesta contro il blitz con il quale il Governo vorrebbe far approvare in poche ore il pessimo Disegno di Legge sullo stato giuridico della docenza universitaria.
Un provvedimento giudicato negativamente da un fronte amplissimo di sindacati, associazioni, istituzioni, organi accademici, ecc.
Una protesta che sta raggiungendo livelli di consenso che hanno pochi precedenti nella storia della nostra università.
D’altronde si sta parlando di un provvedimento che precarizza l’università, non assegna risorse, toglie il diritto ad un futuro a migliaia di giovani ricercatori e, con essi, all’università e alla ricerca italiana.
Il governo in questo modo intende assestare un colpo durissimo all’università pubblica.
La decisione di bloccare ogni attività nella settimana dal 10 al 15 ottobre assunta da parte del fronte dei sindacati e delle associazioni, che hanno retto in questi mesi una vastissima mobilitazione segnala con chiarezza l’intenzione di proseguire la lotta fino a che non sarà bloccato il disegno di legge ed aperto un confronto vero con sindacati, associazioni, università.
In questa lotta l’unità del mondo dell’università rappresenta un bene da valorizzare, come è stato in tutti questi mesi, perché individua giustamente le responsabilità nell’azione del Governo e ne evidenzia il più completo isolamento.
In questa direzione nei prossimi giorni l’incontro previsto con la CRUI rappresenta un’occasione rilevante per rilanciare ulteriormente l’iniziativa di lotta e di protesta.
Roma, 28 settembre 2005
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