La Legge Moratti non decolla.Partono le minacce di sanzioni disciplinari a chi applica la Costituzione
Comunicato stampa di Enrico Panini, Segretario generale FLC CGIL
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Comunicato stampa di Enrico Panini, Segretario generale FLC CGIL
La nota riservata del Ministero, con la quale si risponde all’autonomia scolastica minacciando sanzioni disciplinari a docenti e dirigenti scolastici, rappresenta un atto di inaudita gravità.
Le decisioni assunte dalle scuole, per quanto riguarda l’attuazione della Legge 53, sono decisioni professionali pienamente legittime perché le norme sull’autonomia scolastica sono in vigore.
Per quanto ci riguarda le leggi vanno applicate e la prima legge che va applicata è la Costituzione!
Peraltro, che alcune previsioni della Legge Moratti possano essere disattese dalle scuole (es.: il tutor) è un dato che emerge dalle stesse norme emanate dal Ministero.
Infine, la minaccia di sanzioni disciplinari contenuta nella nota è un fatto gravissimo.
Premesso che non esistono più le sanzioni disciplinari per i Dirigenti scolastici, la indeterminatezza dei comportamenti che dovrebbero essere censurati, per quanto riguarda i docenti, rende tutta la minaccia abbastanza paradossale.
Salvo che non si voglia sanzionare il dissenso, gli unici comportamenti individuabili sono quelli collettivi (cioè le delibere degli organi collegiali), che non possono essere sanzionati ma, eventualmente, impugnati.
Roma, 24 agosto 2004
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