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A Barbara Pojaghi si chiede di aiutarci a capire quale rapporto oggi deve essere tessuto tra istituzioni: la famiglia, la scuola, gli Enti Locali per superare la frammentarietà dell’offerta formativa sul territorio. La scuola ha la grande responsabilità di costruire una cultura di pace, che non è quella della competizione. La scuola stava cercando di superare il modello individualista con un non semplice processo verso la cooperazione; dobbiamo ricordarci che l’abitudine al fare insieme è difficile da costruire in chi è stato abituato ad un modello individualista. Dobbiamo chiederci, invece, cosa significa oggi cooperare. Cooperare è un’azione intelligente che richiede però alcune competenze quali: capire i propri limiti, riconoscere le altrui competenze senza entrare in competizione, ma integrando quelle competenze con le proprie, dunque consapevolezza dell’interdipendenza, abbandonando il delirio dell’onnipotenza individualistica. Conclude ribadendo che la scuola che non opera per il rispetto della convivenza civile e le pari opportunità di tutti i bambini, non va verso la costruzione di una cultura di pace.
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- 20 MAGGIO | Riunione su FUN/CCNI 2024-2025 e D.D. Criteri fasce di complessità. MIM, ore 15:00
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