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Scuole italiane all’estero. Finalmente si apre il confronto sul rinnovo del contratto integrativo.

Con un ritardo di circa due anni è iniziato il negoziato sull’integrativo estero. Molti sono i punti da rivedere e da rinnovare. Per il momento la discussione interessa solo le norme relativa alle disposizioni generali, alla formazione e all’aggiornamento e alla distribuzione delle risorse relative ai POF

16/10/2006
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In occasione dell’incontro del 16 novembre è iniziato il confronto tra OO.SS. e Amministrazione sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo Estero (CCNIE). Da oltre due anni le Organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL avevano chiesto alla delegazione di parte pubblica l’apertura del negoziato sulla contrattazione integrativa a livello di Ministero disciplinata dall’art. 4 del CCNL e, per quanto riguarda il MAE, dal capo X dello stesso CCNL attualmente in vigore. Si trattava infatti di rivedere, riformulare e adattare le norme contemplate dal CCNIE del 2001 attualmente in vigore alla luce delle novità introdotte dal CCNL (2002-2005).

Nella discussione di oggi sono stati presi in esame i primi tre capitoli del CCNIE ovvero quelli relativi alle disposizioni generali e alle finalità, alla formazione e all’aggiornamento del personale e alla distribuzione delle risorse economiche con particolare riguardo ai progetti finalizzati al miglioramento dell’offerta formativa.

L’Amministrazione ha sottoposto alle Organizzazioni sindacali un’ipotesi di testo sui primi due capitoli giudicata in alcune sue parti incoerenti rispetto a quanto stabilito dal CCNL e dalla precedente disciplina. Mentre sul capitolo relativo alle risorse economiche la discussione si è soffermata su quanto è accaduto nel recente passato.

A dire il vero la questione relative ai POF era già stata affrontata in precedenti incontri. In tutte quelle occasioni le Organizzazioni sindacali avevano ampiamente denunciato il mancato rispetto della tempistica e avevano rilevato, in alcune realtà, la non conformità dei progetti con quanto previsto dal CCNIE. Come pure le OO.SS. avevano ravvisato che l’Amministrazione si era stranamente “dimenticata” di comunicare ufficialmente al Ministero dell’Istruzione l’entità delle risorse contrattuale relative ai POF non utilizzate. Episodio grave in quanto tale risorse andavano riassegnate, ai sensi del comma 3 dell’art. 100 del CCNL, al fondo d’istituto delle scuole metropolitane di cui all’art. 82 dello stesso CCNL.

Prassi ampiamente disattesa dal MAE. La FLC Cgil e le altre OO.SS. hanno esplicitamente richiesto all’Amministrazione di provvedere in tal senso e di inviare al Ministero dell’istruzione l’ammontare delle somme, suddivise per esercizio finanziario.

Insomma su tutta la partita dei POF da parte dell’Amministrazione c’è stata una gestione a dir poco “flessibile” per tutti questi anni e che, quindi, si pone l’esigenza di una revisione dell’istituto contrattuale più cogente ed esigibile.

Situazione riscontrata anche nei progetti 2005/2006. Infatti, nonostante i rilievi e le incongruenze sui progetti espresse dalle OO.SS., l’Amministrazione, nella sua piena autonomia e sotto la propria responsabilità, ha ritenuto opportuno finanziarli per evitare l’esplosione di un notevole contenzioso. Le OO.SS. nel prendere atto di tale orientamento hanno richiamato l’Amministrazione ad attenersi, per l’immediato futuro, a quanto previsto dal CCNIE.

Proprio al fine di evitare il ripetersi di applicazioni distorte della norma si è concordato di modificare rispetto alla tempistica le norme attuali prevedendo che le documentazioni relative ai progetti da finanziarie per l’anno scolastico 2006/2007 devono pervenire entro e non oltre il 30 novembre 2006 per quelli che interessano l’emisfero boreale e entro il 30 aprile 2007 per quelli che riguardano l’emisfero australe.Mentre le documentazioni finali dovranno pervenire entro e non oltre il 30 giugno per le istituzioni che operano nell’emisfero boreale e il 31 dicembre per le istituzioni relative all’emisfero australe.Il mancato rispetto di detti termini implica il mancato accesso al finanziamento. Il tutto risulta nel verbale di riunione del 16 ottobre 2006.Nelle prossime sedute si entrerà nel merito delle questioni relative ai POF con particolare riguardo alle finalità e alla loro sfera di applicazione precisando che per quanto riguarda la FLC Cgil non potrà esserci una diversa destinazione d’uso di tali risorse perché sarebbero in contrasto con quanto disposto dal CCNL.

Roma, 16 ottobre 2006

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