Pratica musicale nella scuola primaria: emanate le Linee guida
I corsi sono stati previsti dal Decreto Ministeriale 8/2011.
Con la nota 151 del 17 gennaio 2014 il MIUR ha reso noto le Linee guida relative alle iniziative "volte alla diffusione della cultura e della pratica musicale" nella scuola primaria previste dal DM 8/11.
Il decreto, già ampiamente commentato, prevede l'avvio di "Corsi di pratica musicale" (art. 4) per gli alunni dalla terza alla quinta classe della scuola primaria, al termine dei quali è rilasciato un certificato attestante le competenze musicali acquisite (art. 8).
Le Linee guida sono state elaborate, su proposta del Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica (CNAPM), da un gruppo di lavoro i cui componenti sono elencati nel documento ministeriale.
Le Linee guida hanno carattere sperimentale.
Modalità per l’attivazione dei corsi
Le scuole primarie o gli istituti comprensivi che intendano attivare i corsi devono presentare un apposito progetto formativo all'ufficio scolastico regionale. Si tratta di una novità rispetto al DM 8/11 che prevedeva una complessa procedura per l'individuazione delle scuole primarie e per la Costituzione di una rete formata da una o più scuole primarie, una scuola secondaria di I grado ad indirizzo musicale, il Liceo Musicale e il Conservatorio o l'Istituto Musicale Pareggiato convenzionato. Pertanto ai sensi della nota 151/14 qualsiasi scuola primaria può presentare apposita istanza di candidatura per l'attivazione dei corsi di pratica musicale.
Il progetto deve contenere i seguenti elementi:
- l'indicazione del numero di ore da dedicare alle attività musicali. A tal proposito le Linee guida prevedono che ciascun bambino debba beneficiare di almeno due ore di attività musicali. Le ore devono essere almeno tre nei casi progetti di verticalizzazione che vedono la collaborazione dei docenti di strumento e Musica della scuola secondaria di I grado musicale aderente alla rete o facente parte, insieme alla scuola primaria sede dei corsi, del medesimo istituto comprensivo;
- la dichiarazione di disponibilità alla eventuale accoglienza del docente fornito di titoli che faccia domanda di utilizzazione
- le tipologie di risorse umane (interne ed esterne) e strutturali da utilizzare.
Il progetto deve essere possibilmente pluriennale.
Risorse umane e formazione
Le risorse professionali sono individuate prioritariamente tramite utilizzazione dei docenti interni alla scuola primaria sede dei corsi o di docenti esterni, in possesso dei titoli di studio previsti dal DM 8/11, secondo le procedure definite dal CCNI sulle utilizzazioni (articolo 6-ter).
I direttori degli Uffici scolastici Regionali sono tenuti a rendere note le disponibilità in tempo utile per la formulazione delle domande di utilizzazione.
Gli uffici scolastici potranno concedere utilizzazioni per cattedre intere (se disponibili nel budget dell'organico assegnato) o fino ad un massimo di 6 ore scuola. In quest'ultimo caso non vi può essere incremento di organico e si dovrà provvedere utilizzando i fondi destinati alle supplenze.
I progetti possono anche essere finanziati dal Fondo di Istituto e a seguito di stipula di protocolli di intesa fra istituzioni.
L'attribuzione dell'insegnamento dovrà essere mantenuta possibilmente per un triennio, salvo diversa volontà del docente interessato, tenuto conto della specifica formazione ricevuta nei seguenti corsi promossi dal MIUR:
- Millecori per la formazione di cori scolastici (note 9855/11 e 1026/13)
- InNovaMusica (nota 10576/12)
- D.M. 8/11 organizzato dalla Facoltà di scienza della formazione dell’Università degli studi di Roma tre (nota 6066/13)
- Laboratori DM 8/11 organizzati presso le istituzione AFAM (nota 13684/13).
Organizzazione dei corsi
Condizione fondamentale per l’attivazione dei corsi è la disponibilità di strutture idonee e di risorse professionali con le competenze previste dal DM 8/11.
La scuola nell’organizzazione dei corsi utilizza prioritariamente la quota del 20% dei curricoli rimessa all’autonomia delle istituzioni scolastiche (DM 28/12/2005 e DM 47/2006).
Le attività sono riferite alla pratica corale, alla musica di insieme, alla pratica strumentale.
Nell’ambito della pratica strumentale, le Linee guida indicano l’esigenza di evitare il rischio di un “isolamento tecnicista” a favore di lezioni collettive per gruppi di 3/5 bambini.
Ulteriori indicazioni
Ai sensi dell’art. 5 del DM 8/11 potranno essere coinvolti nella realizzazione dei progetti di pratica musica altri soggetti quali Università, Istituzioni AFAM, Associazioni, ecc.
Gli uffici scolastici territoriali sono tenuti a fornire il necessario supporto alle istituzioni scolastiche coinvolte, attraverso conferenze di servizio, confronti, approfondimenti e interlocuzioni dirette.
Gli uffici scolastici regionali effettueranno un costante monitoraggio soprattutto sui modelli organizzativi adottati dalle istituzioni scolastiche autonome.
Infine il documento ministeriale richiama l’attenzione sull'esigenza che le Regioni e gli Enti locali siano opportunamente coinvolti e sensibilizzati.
Alle linee guida sono allegati tre documenti relativi
- alla certificazione delle competenze
- all’organizzazione didattica e all’articolazione oraria
- alle linee di indirizzo per l’intervento di Associazioni Musicali per attività di formazione musicale presso istituzioni pubbliche, con particolare riferimento alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria.
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