
Organici scuola 2013-2014: aumentano gli alunni ma non il numero delle classi
Primo incontro al MIUR sulla "previsione alunni e organici docenti" per il prossimo anno scolastico.


Il MIUR, nell’incontro di ieri, ha consegnato ai sindacati alcune tabelle contenenti i dati sugli alunni “effettivi” (in organico di fatto) degli ultimi 6 anni, dati sia totali che suddivisi per singoli gradi di scuola (eccetto infanzia) e la proiezione che il sistema fa per l’anno prossimo, tenendo conto che il dato reale non si avrà se non ai primi di marzo (la scadenza delle iscrizioni, infatti, è al 28 febbraio).
Dalle tabelle consegnate si evince una previsione di incremento di circa 21.000 alunni nella primaria, un calo di circa 7.700 alunni nella media ed un incremento di circa 13.380 alunni nel secondo grado. In totale, quindi, circa 26.700 alunni in più.
Non si tiene conto, come noto, del dato degli alunni nell’infanzia in quanto tale andamento non incide sulla dotazione organica di diritto. Infatti, in questo grado di scuola, si conferma ogni anno l’organico di fatto dell’anno precedente cosi come attivato nelle varie regioni.
Dai dati consegnati si conferma di nuovo, complessivamente, un calo nelle regioni del sud (maggiore in percentuale in Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia) ed un incremento nelle regioni del centro-nord (maggiore in percentuale in Emilia Romagna, Lombardia, Umbria e Toscana).
Il MIUR ha poi ricordato che la legge di stabilità (art. 19 della legge n. 111/2011) ha stabilito che “non si può superare” la dotazione complessiva autorizzata nell’anno scolastico 2011-2012 e questo anche a fronte di due anni di incremento di alunni (+ 28.000 per l’anno in corso 2012-2013, + 26.700 per il prossimo anno).
Per cui il MIUR, nella predisposizione del prossimo decreto interministeriale sull’organico di diritto (e consueta circolare sugli organici), dovrà confermare il dato complessivo dello scorso anno (ovvero 600.839 posti comuni e 63.348 posti di sostegno).
Di conseguenza, l’unica possibile variazione (modesta) tra regione e regione dovrà tenere conto, ovviamente, delle variazioni del numero di alunni.
Inoltre (e questo, ci è stato detto, lo chiede il tesoro) si dovrà tenere conto anche del fatto che la messa a regime del tempo scuola a 27 ore fino in classe quinta nella scuola primaria, dovrebbe poter consentire un ulteriore “risparmio” (circa 2.000 posti)!
La posizione della FLC CGIL
La FLC CGIL ha dichiarato sin da questo primo incontro, ancorché interlocutorio, che:
- è inaccettabile, a fronte di un aumento significativo di alunni per ben due anni consecutivi (28.000 l’anno scorso + 26.700 quest’anno = 57.700 totali), che non si prevede, quantomeno, un corrispondente aumento del numero delle classi (non meno di 2.000 in più) e di posti docenti in organico di diritto (+ 4.000 almeno). Queste disposizioni si configurano come palesemente lesive del diritto costituzionale allo studio, visto che non consentiranno neanche il rispetto dei parametri numerici per la costituzione delle classi. Non è poi possibile gestire gli incrementi di alunni drenando risorse interne al sistema, mettendo in questo modo i territori in contrapposizione tra loro mentre le esigenze di tutti sono legittime e dovrebbero trovare ascolto attento da parte dell’amministrazione;
- è inaccettabile che non si autorizzi quanto serve in organico di diritto per poi dover derogare, necessariamente, in organico di fatto. Per di più con il Mef che, tra l’altro, ci addebita anche il costo di queste deroghe (si veda la vicenda “accordo sul recupero scatti 2011” e mancata certificazione dei risparmi del 30% sui tagli);
- nessuno “scippo” di posti potrà essere tollerabile nella scuola primaria per il fatto che il tempo scuola “ordinamentale” sia ormai a regime dalle prime alle quinte classi e sia diventato a 27 ore settimanali. Tutte le scuole che negli ultimi due anni hanno garantito non solo il mantenimento del tempo pieno, ma anche un tempo scuola a 30 ore, debbono poter continuare a farlo. Quindi abbiamo chiesto che non sia decurtato alcun posto nella primaria e che si confermi quanto già previsto nella circolare dello scorso anno, vale a dire la possibilità di lasciare nella singola scuola le ore in più necessarie per le 30 ore e derivanti dal mancato computo per tutti degli organici a 27 ore;
- è inaccettabile, per quanto riguarda la dotazione di sostegno, che si rimanga fermi a 63.348 posti (una dotazione che risale al lontano 2007, finanziaria Prodi) quanto la dotazione effettiva consolidata come necessaria (vedi sentenza della Corte Costituzionale) supera ormai abbondantemente, da diversi anni, le 90.000 unità (quest’anno si è superato quota 101.000);
- il MIUR, infine, dovrà dare chiare indicazioni nella circolare (visto anche che abbiamo tempo per la sua predisposizione) sui diversi aspetti problematici che si sono verificati lo scorso anno.
Questo primo incontro si è concluso con l’impegno, da parte dell’amministrazione, ad un confronto approfondito sui vari aspetti che dovranno essere trattati nella circolare, a partire dalla questione della “atipicità” su cui è stato già convenuto un incontro specifico a breve.
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