Negoziato Dirigenti: reperire risorse per l’equiparazione, rafforzare il tabellare
Come calcolare il complesso delle risorse disponibili per gli aumenti stipendiali del biennio 2002-2003; come distribuire le risorse tra aumenti sulla parte fissa e sulla parte variabile della retribuzione.
Come calcolare (e a quanto ammonta) il complesso delle risorse disponibili per gli aumenti stipendiali del biennio 2002-2003; come distribuire le risorse tra aumenti sulla parte fissa e sulla parte variabile della retribuzione. Questi i nodi della discussione che si è svolta ieri, mercoledì 15 giugno, tra rappresentanti dell’ARAN e delle OOSS, nel corso della riunione convocata per proseguire le trattative per il rinnovo del CCNL dell’area V.
I rappresentatati dell’ARAN, in apertura di seduta, hanno assicurato di avere trasmesso le diverse richieste pervenute; tra le quali quella a firma FLC Cgil e CISL SCUOLA al comitato di settore. La richiesta unitaria è rivolta al comitato di settore affinché il governo, nel rispetto degli impegni più volte presi, reperisca le risorse per assicurare l’equiparazione del trattamento economico dei Dirigenti Scolastici a quello degli altri dirigenti pubblici.
Successivamente i rappresentanti dell’ARAN hanno presentato
- una ipotesi di calcolo delle risorse complessivamente disponibili per gli aumenti contrattuali, partendo da alcuni dati di base quali: retribuzione complessiva media al 31/12/01, dirigenti scolastici in servizio alla stessa data, aumenti massimi del 5,66% come stabilito dalle leggi finanziarie richiamate dell’atto di indirizzo
- una ipotesi di distribuzione delle risorse disponibili tra retribuzione tabellare e retribuzione variabile, sui due anni considerati (2002 e 2003).
Come FLC CGIL abbiamo rilevato che va fatta chiarezza sul numero dei dirigenti effettivamente in servizio ai fini della distribuzione dei benefici contrattuali, sulla retribuzione media complessiva utilizzata dall’ARAN come base su cui calcolare gli aumenti stipendiali e sulle risorse disponibili per gli incrementi retributivi. Su questa ultima questione abbiamo sostenuto che le risorse devono essere destinate, in primo luogo, ad aumentare quanto più possibile la retribuzione tabellare.
I rappresentanti dell’ARAN hanno preso atto delle osservazioni avanzate e si sono impegnati per un ulteriore approfondimento della materia, al fine di fornire, in un prossimo incontro, dati più puntuali sulla reale entità della RIA media e, quindi, della retribuzione media complessiva.
Roma, 16 giugno 2005
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