La nuova tassazione Irpef: un anno dopo

Un anno fa ci siamo impegnati a capire e documentare che i risparmi fiscali tanto reclamizzati dal Presidente del Consiglio e dal ministro Tremonti contenevano insidie. Ci è sembrato di capire che il miracolo fortemente propagandato nascondeva tantitrucchi.

Allora, politica dei redditi o nuova politica dei redditi?
E’ certo che la denuncia della pesantezza del conguaglio fiscale nasce da un bisogno reale: il mio reddito non basta più!
D’altro canto, un conguaglio fiscale negativo non è un modo soft per far spendere un reddito che non si possiede?
Risponde o no al disegno di chi, per comprimere il diritto a un reddito decente, ha anche teorizzato alcuni mesi fa forme e perfino strumenti legislativi di indebitamento diffuso, (come ad es. prestiti contro ipoteche sulla casa) per rilanciare la domanda interna e sostenere lo sviluppo?
Fortunatamente nessuno ci ha creduto!
Anche per questo la rivendicazione salariale dell’8% avanzata da CGIL-CISL-UIL per il rinnovo del contratto già scaduto da qualche mese, va letta con la consapevolezza che la novità non è solo di carattere quantitativo. Dietro a quell’8% ci sono riferimenti e valori: innanzitutto la volontà di contrastare il processo di impoverimento progressivo dei lavoratori e di un precariato attaccato al cuore dalla riforma del mercato del lavoro; ma anche la determinazione a non rassegnarsi al declino economico del nostro paese. Peraltro, questa riforma penalizza fortemente la indennità di buonuscita e tutte le forme di trattamento di fine servizio.

Scheda tecnica

Un conguaglio fiscale a sorpresa: il perché in 7 passaggi

1. Il nuovo meccanismo di tassazione Irpef oltre ad essere poco comprensibile risulta anche di difficile gestione in quanto, ai fini di una equa distribuzione del carico fiscale su 12 mesi, le variazioni della retribuzione mensile che avvengono in corso d’anno richiederebbero la rideterminazione della cosiddetta no tax area.

2. La no tax area infatti è per definizione una quota di reddito esente, dipendente dal reddito imponibile annuo. Conseguentemente, la quota mensile di no tax area ha carattere previsionale: dovrebbe diminuire quando lo stipendio cresce e viceversa.

3. In ogni caso, la rideterminazione puntuale della no tax area a partire dal mese di variazione della retribuzione, comporterebbe una sorta di conguaglio parziale in corso d’anno.

4. Di fatto i sostituti d’imposta non procedono in corso d’anno al ricalcolo della no tax area e pertanto si determina un disallineamento tra tassazione praticata e quella effettivamente spettante.

5. Il conguaglio fiscale ripristina l’esatta corrispondenza tra reddito imponibile annuo e ritenute irpef dovute.

6. Le ragioni del disallineamento discendono essenzialmente da variazioni retributive per:
   

   1. variazione di posizione stipendiale,

   2. rinnovo contrattuale,

   3. arretrati a vario titolo,

   4. salario accessorio,

   5. conguaglio contributivo.

7. Concretamente nel corso del 2003, le retribuzioni dei lavoratori della scuola hanno subito variazioni per:
   

   1. arretrati relativo all’anno 2003, non rientrano tra questi quelli relativi al 2002 in quanto redditi soggetti a tassazione separata,

   2. effetti del conglobamento dell’IIS per le evidenti implicazioni di carattere contributivo,

   3. conguaglio contributivo,

   4. eventuale salario accessorio,

   5. eventuale passaggio di posizione stipendiale.