Carta del docente: le somme residue dell’a.s. 2017/2018 devono essere spese entro il 31 agosto 2019
La comunicazione del MIUR sul sito. Si applica tassativamente quanto prevede la normativa circa la scadenza delle somme non utilizzate.


Il MIUR ha reso noto, tramite avviso sul portale specifico, una disposizione che regola l’utilizzo delle somme residue della carta del docente già erogate nell’anno scolastico 2017/18; tali somme devono essere spese entro il 31 agosto 2019 pena il loro annullamento. Fino alla scadenza del mese, la disponibilità è aggiunta a quella ordinaria assegnata per l’a.s. 2018/19.
Si può accedere a questo avviso una volta effettuato il login tramite le credenziali SPID:
“Si ricorda che il bonus relativo all’anno scolastico 2017/2018 deve essere speso entro e non oltre il 31/8/2019. Dopo tale data non sarà più possibile utilizzare la somma disponibile e/o residua”.
In applicazione della normativa vigente, il DPCM 28 novembre 2016, che disciplina il bonus 500 euro per formazione e aggiornamento dei docenti di ruolo, la possibilità di utilizzo dell’erogazione annuale non si chiude con la fine dell’anno scolastico, ma si estende al successivo come credito residuo senza, però, ulteriori proroghe. È importante, quindi, esaurire la quota o la parte rimasta della stessa, risalente all’a.s. 2017/18, negli acquisti autorizzati entro il termine di agosto per evitarne la revoca d’ufficio.
Per quanto riguarda il bonus dell’a.s. 2018/19, se non utilizzato, va ad integrare la nuova erogazione: l’operazione non è sempre tempestiva in quanto sono necessarie delle verifiche contabili sulle economie che, è prassi, sospendono temporaneamente la disponibilità delle somme.
Non è superfluo dire che per i docenti in pensione dal prossimo 1° settembre, il termine del 31 agosto 2019 diventa tassativo.
Rimane attuale quanto come FLC CGIL abbiamo già segnalato in precedenza, ovvero che il portafoglio elettronico dovrebbe consentire di estendere senza scadenza l’accumulo delle quote, affinché si riesca a programmare impegni di spesa più consistenti rispetto a quello che si può fare in un anno con una risorsa necessariamente limitata.
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