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Coordinamento Nazionale precari della FLC CGIL

Si è tenuto il 12 aprile, presso la sede della FLC CGIL, il consueto appuntamento mensile del coordinamento nazionale precari della FLC.

15/04/2005
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Si è tenuto il 12 aprile, presso la sede della FLC CGIL, il consueto appuntamento mensile del coordinamento nazionale precari della FLC.

All’ordine del giorno vi erano in particolare le problematiche legate alla riapertura delle graduatorie permanenti, ma anche le valutazioni politiche su tutti gli aspetti di natura legislativa, amministrativa, legale connesse a tali problematiche, e l’allargamento della sfera dei diritti nei contratti e negli accordi sindacali.

Il coordinamento ha altresì esaminato le iniziative locali di mobilitazione per rivendicare immissioni in ruolo, sollecitate nel corso del precedente incontro, allo scopo di estendere una mobilitazione permanente fra i precari della scuola, finalizzata ad ottenere un piano di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti.

Queste le considerazioni emerse nel corso dell’incontro:

· Occorre contrastare con una forte azione politica, la naturale tendenza dei precari a corporativizzare le lotte, dividendosi sulla base di specifici interessi. L’azione politica deve essere tesa ad individuare il bene comune come obiettivo condiviso da tutti, movendosi con un’azione contrassegnata dalla difesa dei diritti e dei principi e non degli interessi particolari.

· Accanto ad un’azione sindacale così connotata, non è comunque secondaria la dimensione della tutela individuale, che identifica comunque un sindacato

· L’organizzazione dei precari iscritti o simpatizzanti alla nostra organizzazione in coordinamenti precari territoriali, provinciali e regionali, promossi dalle strutture rappresenta una risposta politica forte, da promuovere ed estendere il più possibile, in quanto favorisce il dibattito e la crescita politica, la mobilitazione, la messa in rete e, quindi, rottura delle solitudini

· Altrettanto importante è l’organizzazione di una raccolta di dati sulla dimensione reale del fenomeno precariato

· E’ necessario analizzare ed approfondire accuratamente le problematiche legate alla transizione al nuovo sistema di formazione iniziale

· Comunicare e diffondere le iniziative locali di mobilitazione già attivate

· Rafforzare e rendere sempre più visibile l’azione sindacale sui temi della precarietà, coinvolgendo anche le RSU nelle scuole.

Il prossimo appuntamento è per l’11 maggio per discutere di fase transitoria, dal vecchio al nuovo reclutamento e di impegni programmatici da chiedere alle forze politiche.

Roma, 15 aprile 2005

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