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IIS Alberti Dante di Firenze, il 26 marzo sciopero

Docenti, ATA, genitori e studenti in presidio davanti all’Ufficio Scolastico Regionale in via Mannelli alle 10. Agitazione indetta da FLC CGIL, CISL Scuola, SNALS e GILDA

25/03/2024
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A cura della FLC CGIL, CISL Scuola, SNALS e GILDA di Firenze

Martedì 26 marzo il prestigioso istituto Alberti-Dante di Firenze vivrà una giornata del tutto particolare: i docenti e il personale ATA incroceranno le braccia e, insieme a genitori e studenti, daranno vita a una clamorosa protesta, che porteranno fin sotto le finestre dell’Ufficio Scolastico Regionale a partire dalle ore 10 per chiedere un suo immediato intervento.

L’istituto – nato nell’ormai lontano anno scolastico 2018/2019 dalla fusione del Liceo Classico e Musicale Dante con il Liceo Artistico Alberti – ha vissuto negli anni un crescendo di difficoltà e disfunzioni, che hanno affossato la crescita e lo sviluppo dell’ambizioso progetto educativo originario, e che lo scorso febbraio hanno portato a un drastico calo nelle iscrizioni (circa 60/70 alunni in meno rispetto all’anno scorso). Tali problematiche sono culminate in una lunga e infruttuosa vertenza protrattasi per più di un anno fra l’attuale Dirigente Scolastica e le organizzazioni sindacali; dopo varie assemblee sindacali, una manifestazione inscenata lo scorso giugno che già allora chiedeva un cambio di rotta, vari tentativi di trovare soluzioni ai numerosi problemi dell’istituto, le organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, SNALS e GILDA di Firenze hanno indetto una giornata di sciopero.

I motivi alla base della protesta – che verranno illustrati nel dettaglio in occasione del presidio di martedì – spaziano da mancati pagamenti per il lavoro aggiuntivo di docenti e ATA, ad assenza di soluzioni su problemi organizzativi, ma riguardano anche correttezza e trasparenza rispetto a genitori e studenti.

Questi ultimi nei giorni scorsi hanno tenuto una loro assemblea, in cui hanno espresso solidarietà alla protesta sindacale e hanno deciso di essere vicini ai lavoratori partecipando al presidio, dove testimonieranno dal loro punto di vista tutta la loro delusione nei confronti della Dirigenza.