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Vertenza contributi terremoto in Molise: respinti i reclami del MIUR

I giudici continuano a darci ragione. Nei prossimi giorni depositeremo altri 150 ricorsi da parte di lavoratori e pensionati che si sono rivolti alla FLC CGIL per ottenere giustizia.

06/07/2012
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A cura della FLC CGIL Molise

Ancora una vittoria dell'ufficio legale della FLC CGIL Molise sull'ormai annosa questione della restituzione dei contributi previdenziali sospesi in occasione del sisma del 2002.

Ripercorriamo brevemente i termini della vicenda. Con una Circolare, palesemente illegittima, l'INPDAP ha stabilito che la restituzione dei contributi sospesi nella provincia di Campobasso per il terremoto del 2002 doveva avvenire a tappe forzate entro il 2015 e non più con la rateizzazione disciplinata in precedenza da atti governativi. Ciò ha determinato una decurtazione nella busta paga di 150-250 euro mensili per ogni lavoratore del pubblico impiego, in base alla propria posizione stipendiale. Un atto illegittimo ed inaccettabile collocato in un periodo di crisi profonda, di impoverimento delle retribuzioni per il blocco pluriennale dei contratti e per l'aumento del carico tributario a carico dei lavoratori dipendenti.

La FLC CGIL Molise, dopo aver chiesto ai politici regionali ed al governo nazionale di intervenire per evitare questi soprusi, vista l'inadeguatezza delle risposte ottenute, ha attivato il proprio Ufficio legale ed ha presentato numerosi ricorsi, sin dal mese di aprile 2012, ottenendo delle favorevoli ordinanze di sospensiva (ex art.700) dal Giudice del Lavoro monocratico di Campobasso che ha disposto il recupero dei contributi previdenziali sulla base della precedente rateizzazione.

Tuttavia, il MIUR ha proposto reclamo avverso tali decisioni ed, in data 28.06.2012 il Tribunale di Campobasso, in composizione collegiale, ha respinto tali reclami confermando le ordinanze impugnate.

In questi giorni, considerato anche il consolidarsi della giurisprudenza, provvederemo al deposito di altri 150 ricorsi da parte di lavoratori e pensionati che si sono rivolti alla FLC CGIL per ottenere giustizia.

Va ricordato che le ordinanze ottenute assumono validità solo per i ricorrenti. Sarebbe auspicabile una presa di coscienza da parte dell'Amministrazione Pubblica, che, invece di resistere inutilmente in giudizio, dovrebbe estendere l'applicazione del principio a tutti i lavoratori interessati, senza continuare ad incentivare il contenzioso, con costi che ricadono su tutta la collettività.

In ogni caso, tutti i lavoratori della scuola che non l'abbiano ancora fatto, potranno rivolgersi presso le nostre sedi per presentare il ricorso ed ottenere, visti i pronunciamenti richiamati, il giusto riconoscimento dei loro diritti.