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"Così lontani, così vicini", concorso scolastico per le scuole del Molise

L'obiettivo è promuovere il tema dell'intercultura e della tutela dei diritti.

04/10/2012
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L’associazione Proteo Fare Sapere Molise e la FLC CGIL Molise indicono un concorso intitolato "Così lontani, così vicini" rivolto a tutte le scuole della regione, con l’intento di promuovere ricerche ed elaborati sul tema dell’Intercultura e sulla tutela dei diritti.

La presenza di alunni con cittadinanza non italiana, sedimentata e diffusa sul territorio, è un dato strutturale e riguarda tutto il sistema scolastico italiano. L’eterogeneità delle provenienze nazionali e l’incontro di infanzie che hanno origini culturali diverse sono dunque dei tratti comuni, specchio di una realtà che è cambiata e che ha portato il “mondo in casa” (G. Favaro).

I dati statistici segnalano un continuo incremento di alunni con cittadinanza non italiana: nell’anno scolastico 2011/2012 frequentavano le scuole italiane 750.000 alunni stranieri, l’8,5% dell’intera popolazione scolastica, una cifra che potrebbe arrivare ad un milione nell’arco di cinque anni. Nel Molise il fenomeno dell’immigrazione è avvenuto in tempi più recenti rispetto ad altre regioni, ma si è intensificato negli ultimi anni: dati Istat confermano che gli stranieri residenti nel 2011 sono 8.929, con una variazione percentuale che cresce del 10%. L’incidenza degli alunni stranieri è quasi del 3%, cioè 1.226 alunni su un totale di 43.412.

I dati citati, utili per una demografia dell’alterità, ci raccontano di identità straniere de iure, ma non de facto, di bambini e ragazzi che sono italiani a tutti gli effetti, nati in Italia, ivi istruiti, futuri cittadini del nostro paese. Pensando a loro, è stata promossa dalla CGIL e da associazioni della società civile la campagna nazionale “L’Italia sono anch’io”, una petizione per sostenere la riforma della cittadinanza. Nel Molise, fin dal 2008 la FLC CGIL e l’associazione professionale Proteo Fare Sapere si sono impegnate sui temi dell’intercultura, intraprendendo, tra l’altro, un’indagine conoscitiva sulla presenza degli alunni con cittadinanza non italiana nelle scuole della Regione.
E’evidente che l’immigrazione ha cambiato la scuola, ma è anche vero il contrario, cioè che la scuola ha cambiato l’immigrazione. L’istruzione, dunque, connotata da multiculturalità e plurilinguismo, riveste un ruolo centrale per l’integrazione e la socializzazione, coniugando unità e diversità, origini differenti in un orizzonte comune e condiviso.

Il concorso intende dunque favorire la partecipazione consapevole ed il coinvolgimento attivo delle studentesse e degli studenti attraverso l’approfondimento di tematiche volte alla scoperta dell’altro, contemporaneamente alla presa di coscienza del sé, non solo in funzione dell’accoglienza e dell’inclusione, ma anche nell’ottica dello scontro e del fallimento: lo spazio dell’aula scolastica costituisce una eloquente cornice di lettura delle dinamiche dell’incontro, del conflitto e della mescolanza.
Riteniamo la scuola un luogo centrale per la costruzione, la condivisione e la tutela  di regole comuni ''in quanto può agire attivando una pratica di vita quotidiana che si richiami al rispetto delle forme democratiche di convivenza e che permetta di acquisire competenze per la formazione della cittadinanza''.
Consideriamo la scuola un luogo privilegiato di trasmissione ed elaborazione dei saperi, di formazione umana e culturale, perché in classe si possa imparare ‘anche’ a divenire cittadini consapevoli. Tutti, nessuno escluso.

Qui tutte le informazioni e il bando per partecipare.