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Conservatorio del Molise: la contrattazione deve servire per far funzionare meglio la struttura

Si tratta di un'istituzione da difendere e valorizzare, che può dare tante opportunità ai giovani molisani.

18/07/2013
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A cura della FLC CGIL Molise

La FLC CGIL Molise ritiene da sempre che il conservatorio sia un’istituzione da difendere e valorizzare, non solo come luogo di lavoro che impiega quasi 150 addetti al settore, ma anche come realtà produttiva di dinamiche culturali ed artistiche che può rappresentare un elemento formativo carico di  opportunità per tanti giovani molisani.

Il Conservatorio è un tassello fondamentale per dare prestigio al territorio in un momento in cui bisogna contrastare le posizioni di coloro che, mandando messaggi semplicistici e fuori dalla storia, dicono: “con la cultura non si mangia” oppure che “le realtà piccole risultano costose ed improduttive e quindi vanno tagliate e chiuse”. I professori del Conservatorio, gli assistenti, i coadiutori e gli studenti hanno nella FLC un riferimento sicuro per rigettare queste posizioni e contribuire a rilanciare il ruolo di  questa istituzione.

Uno strumento utile a tale scopo è anche quello della contrattazione integrativa. Mettere regole chiare ed esigibili per la valorizzazione del lavoro, è uno degli obiettivi perseguiti in questi anni dalla FLC. Altro impegno assunto è quello di farsi promotore, presso il Presidente della Giunta Regionale, delle legittime richieste per l’individuazione di una struttura degna che possa meglio accogliere i lavoratori e gli studenti nel rispetto delle norme sulla sicurezza.

Attraverso un dialogo costante con la RSU e con i lavoratori del Conservatorio, anche con la contrattazione integrativa, bisogna dare una risposta concreta per l’erogazione di salario accessorio in tempi certi. Infatti, ad esempio, insieme alle altre organizzazioni sindacali ed alla RSU, la FLC nei mesi scorsi ha condiviso la necessità di mettere risorse per consentire di svolgere due importanti attività concertistiche programmate da tempo dal Conservatorio “Perosi”, ritenendo che la salvaguardia dell’immagine dell’Istituzione fosse prevalente su tutto. 

Purtroppo, negli ultimi incontri di contrattazione, beghe personali, ruggini e rancori, non hanno consentito di chiudere il contratto, lasciando nell’indeterminatezza molte posizioni lavorative a scapito del lavoro svolto e del prestigio del Conservatorio. Non si comprendono posizioni pseudo sindacali che  di fatto stanno bloccando l’erogazione del salario ai lavoratori e che rischiano di far affermare - addirittura - i peggiori criteri valutativi voluti da Brunetta.

Tutte le parti sindacali e le persone che hanno avuto ed hanno un ruolo importante nella gestione del Conservatorio, mostrando responsabilità e dignità anche accademica, dovrebbero avanzare proposte concrete ed equilibrate. Purtroppo, invece, si sta assistendo, durante la contrattazione integrativa, a scene di chi, come si dice dalle nostre parti, da incauto pastore, dopo aver perso le pecore, si immedesima nel ruolo di improbabile cacciatore.

La FLC, in questa fase di crisi persistente, è pronta a sottoscrivere intese che, riconoscendo il lavoro e le professionalità, danno certezze retributive.