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Lombardia: meno 444 posti! Un altro pesante taglio ai posti del personale docente

Gli ulteriori tagli agli organici sono un attacco al diritto allo studio di tutti, ma soprattutto dei più deboli (meno 242 posti di sostegno). Gravi difficoltà a garantire un regolare avvio del nuovo anno scolastico.

02/08/2007
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COMUNICATO STAMPA
FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA – SNALS CONFSAL
LOMBARDIA

Dall’incontro del 31 luglio con il responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale, d.ssa Dominaci, appare chiaro che l’avvio del prossimo anno scolastico 2007/2008 sarà travagliato e che le operazioni di taglio che la Direzione scolastica si appresta a fare, ancora una volta, incideranno sulla qualità dell’offerta formativa della scuola lombarda.

L’obiettivo richiesto è quello, infatti, di abbattere di ulteriori 444 posti gli organici del personale docente.

FLC Cgil, CISL Scuola, Uil Scuola e Sanls Confsal della Lombardia

hanno ribadito la loro contrarietà ad interventi di riduzione del personale: inaccettabile una richiesta che pregiudica la qualità del servizio pubblico!

Gli incontri, serrati, svoltisi a Roma tra i rappresentanti del Ministro della pubblica istruzione e i funzionari dell’Ufficio scolastico regionale, hanno registrato il forte potere che il Ministro dell’economia ha sulla scuola e sui suoi responsabili messi sotto tutela, controllati su presunti mancati risparmi, interessato a fare cassa, intervenendo, incurante delle ricadute sull’offerta scolastica e sull’organizzazione del lavoro del personale della scuola.
Una subordinazione inaccettabile, nonostante promesse di interventi sulla scuola dell’infanzia, che costringe la scuola lombarda a sacrificare ulteriori 444 posti, di cui ben 242 per il sostegno agli alunni disabili.

12mila alunni in più rispetto lo scorso anno scolastico, una scuola resa sempre più complessa dall’affluenza di immigrati e dalle necessità di fornire alle famiglie un servizio di qualità ma anche un tempo scuola adeguato, la richiesta di ulteriori sezioni e classi e di risposte positive alle richieste di intervento per gli alunni disabili e al tempo prolungato reclamano ben altre risposte dalla politica e dell’amministrazione.

FLC Cgil, CISL Scuola, Uil Scuola e Sanls Confsal della Lombardia

riconfermano la puntuale contrarietà a questa manovra;

denunciano come la scelta di intervenire, modificando regole e precedenti indicazioni, a scuole chiuse e con modalità operative caratterizzate dalla fretta, inciderà sul buon funzionamento delle scuole e sull’offerta delle stesse.

La scelta, infatti, della Direzione regionale di operare, per raggiungere l’obiettivo assegnato dal Ministero, attraverso la riduzione degli spezzoni ed il compattamento delle cattedre determinerà, in molti casi, classi più sovraffollate, minori risorse per diversificare l’offerta formativa (alfabetizzazione degli alunni stranieri, didattica più personalizzata, attività opzionali e mirate, …), una riorganizzazione degli orari del personale e dell’organizzazione delle lezioni, una diminuzione delle possibilità di lavoro per il personale precario, …

Con le sue dichiarazioni il Ministro Fioroni aveva acceso aspettative: investimenti per la qualità nella scuola e della sua offerta.
Alle parole non sono corrisposti i fatti. A settembre la risposta dei lavoratori non si farà attendere.

Milano, 31 luglio 2007